PALMAS, Las (A. T., 41-42)
Città delle isole Canarie (Spagna), capoluogo di una delle provincie in cui queste amministrativamente si dividono; insieme con il vicino porto di La Luz accoglie un importante traffico marittimo, il maggiore del gruppo insulare. Las Palmas è situata sulla costa nordorientale dell'isola Gran Canaria, presso il punto in cui un sottile e piatto istmo salda al corpo principale dell'isola il montuoso promontorio detto La Isleta. L'abitato si estende lungo il mare e sulle colline che s'innalzano a O. della costa; esso è attraversato dal torrente Guiniguada, in secco quasi tutto l'anno: a S. di questo è l'antico quartiere detto la Vegueta, che fu la primitiva città, cui le costruzioni dei secoli XVI e XVII conferiscono un proprio carattere; vi si trovano la chiesa di S. Antonio Abate, che sarebbe stata visitata da Colombo e dai suoi compagni quando sostarono alle Canarie durante il grande viaggio di scoperta, e la cattedrale, il più insigne monumento delle Canarie. A N. del Guiniguada sono i quartieri di Triano e Arenales; la città si è estesa, nei tempi moderni, da questo lato, e si può dire ormai quasi unita all'abitato di Puerto La Luz, sorto più a N. di Las Palmas, al riparo di La Isleta, la quale forma con la vicina costa un'ampia baia. Fra il centro di Las Palmas e quello di Puerto La Luz s'è sviluppato il quartiere degli stranieri con alberghi, ville e luoghi di ritrovo, circondati da ampî giardini. Las Palmas vanta infatti un ottimo clima (temperatura media annua intorno ai 19°, del mese più caldo 22-23°, del più freddo 16°, piovosità inferiore ai 600 mm.), che ne ha fatto una stazione climatica e di cura assai frequentata, e che, favorendo una ricca vegetazione (palme, agavi, banani, ecc.), accresce le attrattive e la ricchezza della città e dei dintorni. Las Palmas, che è fornita d'istituti d'istruzione, toccata da cavi telegrafici sottomarini, promista di stazione radiotelegrafica, è il comune più popoloso delle Canarie: contava 72.200 ab. al censimento 1930, e 20.380 ne contava La Luz. Il porto, toccato dalle linee di navigazione dirette dall'Europa all'America e all'Africa occidentale, ha un importante movimento: nel 1930 (media della stazza delle navi entrate e uscite) 7.942.000 tonn. reg. Esso è importante come stazione carboniera e di rifornimento per le navi: importa infatti principalmente carbone e petrolio, oltre a manufatti e cereali; esporta alcuni dei prodotti dell'isola, cioè soprattutto banane, pomodori, tabacchi, cocciniglia, pesce secco e salato. La pesca si esercita presso l'isola e lungo la vicina costa africana e alimenta l'industria della salagione del pesce; le altre principali attività sono: la manifattura dei tabacchi, l'industria enologica, la fabbricazione di conserve e altre industrie alimentari, la fabbricazione e riparazione d' imbarcazioni, la fonderia; vi sono cave di pietra da costruzione e da taglio, forni da calce e fabbriche di laterizî, di concimi chimici, si confezionano manufatti varî per i bisogni degli abitanti, si fanno infine cestini con fibre di palma e trine e merletti, che sono anche oggetto d'esportazione.
La provincia di Las Palmas, nel 1930, contava 247.880 ab. su una superficie di 3350 kmq. (densità 74).
V. canarie, VIII, p. 682.