Domenicano (Siviglia 1474 o 1484 - Madrid 1566). Addottoratosi a Salamanca, si recò in America (1502), a Santo Domingo; presi gli ordini sacri (1512), iniziò la sua opera di evangelizzazione. Tre anni dopo ritornò in Spagna per perorare la causa di un'evangelizzazione pacifica nei confronti degli Indios e denunciare, nello stesso tempo, i metodi brutali dei conquistatori. Nel 1544 fu nominato vescovo di Chiapas. Trascorse gli ultimi anni della sua vita in Spagna, protagonista di lunghe polemiche e dispute giuridico-teologiche: famosa quella a Valladolid che lo oppose a J. Ginés de Sepúlveda, il quale sosteneva la naturale inferiorità degli Indios e il diritto di schiavizzarli. Ebbe così inizio la quaestio de Indiis, il dibattito sul diritto o meno alla conquista e sulla legittimità del potere spagnolo nel Nuovo Mondo, che si concluse con il rinnovo da parte di Carlo V di editti e ordinanze contro la schiavitù e gli abusi dei coloni spagnoli. Scrisse la Historia de las Indias (pubbl. nel 1875; trad. it. 1990), l'Apologética historia summaria de estas Indias occidentales y meridionales (pubbl. nel 1909), in cui illustra le credenze religiose degli Indios, e la Brevísima relación de la destruyción de las Indias (1552; trad. it. 1989), atto di accusa impressionante contro le violenze dei conquistatori spagnoli.