Uomo politico danese (n. Vejle 1964). Laureatosi in giurisprudenza presso l’univ. di Copenaghen nel 1992, ha iniziato fin da giovane la propria militanza nel Partito liberale danese. Dopo l’esperienza amministrativa nella contea di Frederiksborg, è entrato nell’esecutivo nazionale di A.F. Rasmussen nel 2001 come ministro dell’Interno e della Salute. Ministro delle Finanze dal 2007, quando, nel 2009, A.F. Rasmussen ha lasciato l’incarico a favore del segretariato generale della NATO, R. gli è subentrato come capo del governo, carica assunta dalla candidata socialdemocratica H. Thorning Schmidt dopo le elezioni del settembre 2011. A seguito delle elezioni politiche svoltesi nel giugno 2015, che hanno registrato la vittoria di misura delle "Blocco blu" delle destre, R. è subentrato nella carica di premier alla dimissionaria Thorning Schmidt. Alle elezioni europee svoltesi nel maggio 2019 i liberali del premier si sono collocati come seconda forza politica del Paese (20,5%), preceduti dai socialdemocratici (22,9%) e seguiti dalla destra sovranista del Partito del popolo (13,2%); le consultazioni politiche svoltesi nel giugno successivo hanno confermato tali risultati, con il Partito socialdemocratico che ha battuto nettamente il governo uscente del premier ottenendo oltre il 25% dei consensi e conquistando la maggioranza assoluta (90 su 179 seggi), contro il 20% aggiudicatosi dai conservatori. Dal 2021 alla guida del partito centrista Moderaterne, di cui è stato fondatore dopo la sconfitta elettorale, alle consultazioni anticipate dell'ottobre 2022 ha ottenuto 16 seggi in Parlamento.