Scrittore svedese (Stoccolma 1921 - ivi 2006). Istologo di fama, con forti interessi filosofici, esordì con una provocatoria raccolta di versi, scritti insieme a un amico (Camera obscura, 1946), che imitano parodisticamente la poesia modernista. Nelle complesse opere narrative, costruite con linguaggi diversi e audaci sperimentalismi, capovolge i valori tradizionali e afferma l'inevitabilità del fallimento di ogni sforzo umano ispirato ai grandi ideali (Barnabok "Libro dei bambini", 1952; Sokrates död "Morte di Socrate", 1960; Kains memoarer "Le memorie di Caino", 1963; Juvenilia, 1965; Palatset i parken "Il palazzo nel parco", 1970, ritratto retorico alla maniera di G. Arcimboldo). In opere successive tale negatività sembra attenuarsi (Grottan i öknen "La grotta nel deserto", 1973; I skuggan av Don Juan "All'ombra di Don Giovanni", 1975; Huvudskallebok "Libro del cranio", 1981). Ricordiamo anche Sju vise mästare om kärlek ("Sette saggi parlano d'amore", 1987), raccolta di racconti fantastici; Backlängsminnen ("Memorie all'indietro", 1978), libro di memorie fittizie, e Just så eller kanske det ("Proprio così, o forse questo", 1989), sorta di commento alla propria opera. Membro dell'Accademia di Svezia dal 1966, si dimise nel 1989.