LARINGOIATRIA (dal gr. λάρυγξ "laringe" e ἰατρεία "cura")
È il ramo della medicina che si occupa della cura delle malattie della laringe; questa terapia può essere prevalentemente medica oppure chirurgica, locale o generale. Questo ramo è sorto dal grande tronco della medicina in tempi relativamente recenti, nella seconda metà del secolo scorso, e ha assunto individualità a sé da quando si sono applicati mezzi di endoscopia appropriati (v. laringoscopia) e s'è svolta la chirurgia nelle cavità naturali. Oggi ha raggiunto finezze un tempo non sospettate, riuscendo non solo utile come branca di una specialità a sé, ma come collaboratrice indispensabile e spesso precocissima del medico internista e del patologo generale: essa può essere interpellata nella patogenesi e nella cura delle forme più svariate, da quelle dell'apparato respiratorio (specie nella tubercolosi polmonare, negli ascessi del polmone, nei corpi estranei dei bronchi, nell'asma e simili) alle forme dipendenti da malattie del sistema nervoso centrale (tabe, siringomielia, sclerosi a placche, paralisi pseudo-bulbari e bulbari), dalle malattie cardio-vascolari (aneurismi dell'aorta, stenosi mitralica, ecc.) a quelle dell'esofago. Il laringologo moderno svela spesso, dall'esame della laringe, una turba di motilità o di sensibilità che pone nella giusta diagnosi di una malattia insospettata e può recare soccorsi di vitale importanza nel caso di lesioni laringo-bronchiali e polmonari.