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LAPSI

di Alberto Pincherle - Enciclopedia Italiana (1933)
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LAPSI (participio passato del verbo lat. labi)

Alberto Pincherle

È il termine (cui corrisponde il gr. παραπεπτωκότες) con cui vennero designati i cristiani "caduti" nell'idolatria durante le persecuzioni. Esempî di debolezza ci sono forniti anche da documenti del sec. II, quali il Martirio di Policarpo, il Pastore di Erma; ma il problema dei lapsi, come di una vera e propria categoria di cristiani, si presentò soltanto durante le grandi persecuzioni sistematiche, che miravano a ricondurre i cristiani in massa al culto ufficiale, e pertanto imposero a tutti i cittadini di compiere atti di culto pagano. Si ebbero allora, nelle persecuzioni di Decio e Valeriano, i sacrificati, che avevano cioè compiuto un vero e proprio sacrificio, i thurificati, che s'erano limitati a bruciare incenso innanzi agl'idoli, e i libellatici, cioè, in senso stretto, coloro che erano riusciti a ottenere, in qualsiasi modo, un certificato del sacrificio compiuto; cui nella persecuzione dioclezianea si aggiunsero i traditores, cioè coloro, specialmente ecclesiastici, che avevano consegnato alle autorità pagane copie delle Sacre Scritture.

Sulle condizioni della riconciliazione di questi apostati si discusse molto al tempo di S. Cipriano e in seguito. In generale si può dire che la tradizione della Chiesa africana imponesse di non ricevere questi peccatori se non dopo un nuovo battesimo, mentre la Chiesa romana imponeva soltanto un periodo di penitenza. Questa seconda pratica prevalse; ma in Roma, in Africa e altrove si ebbero dei rigoristi che nel corso del sec. III e del IV, diedero origine a varî scismi (v. Donatismo; Meleziani; novaziano). Molto severo fu il sinodo di Elvira (v. iliberri), che negò loro la comunione anche in fin di vita; più miti quelli di Arles e di Ancira (314) e il concilio ecumenico di Nicea. I due ultimi stabilirono varie gradazioni di penitenza, non negando però la comunione ai morenti, secondo la gravità e le circostanze del fallo commesso.

Per estensione, e per effetto d'una teoria che predominò a lungo fra gli storici della disciplina penitenziale, furono chiamati lapsi anche i rei degli altri due peccati (omicidio e adulterio) che, secondo la detta teoria, la Chiesa primitiva avrebbe considerati come irremissibili (v. penitenza).

Vedi anche
Cipriano ‹-i-à-›. - Nome di alcuni santi. 1. Cipriano di Cartagine (lat. Caecilius Cyprianus qui est Thascius). - Vescovo di Cartagine e padre della Chiesa (Cartagine 205 circa - ivi 258). Retore, convertito circa quarantenne al cristianesimo, fu presto ordinato sacerdote e vescovo (249). Scoppiata (250) la persecuzione ... apostasia Secondo il Codice di diritto canonico, ripudio totale della fede cristiana. Perché da parte di un cattolico battezzato ci sia il delitto di apostasia, tale ripudio deve essere pienamente consapevole, liberamente voluto e manifestato esternamente in modi non equivoci. La pena per l’apostasia è la scomunica ... Vandali (lat. Vandăli o Vandilii) Nome che indicò dapprima un vasto gruppo di popoli germanici orientali di cui facevano parte, tra gli altri, i Burgundi e i Goti, e si restrinse poi a una singola gente cui Tacito attribuisce il nome di Lugii. Stanziati all’inizio sulle coste del Baltico e sulla Vistola, furono ... santo Stéfano I papa Stéfano I papa, santo. - Romano (m. Roma 257); successo a Lucio I (254), pontificò in un periodo di grande importanza per la Chiesa di Roma a causa della controversia con la Chiesa africana. Sulla condotta da tenere verso i lapsi, Stefano I papa, santo fu in contrasto con s. Cipriano, sostenitore di ...
Altri risultati per LAPSI
  • libellatici
    Enciclopedia on line
    Nella Chiesa cristiana antica, quei lapsi della persecuzione di Decio che, senza aver effettivamente sacrificato agli idoli, si erano procurati con denaro o in altro modo il libello attestante il sacrificio.
Vocabolario
novazianista
novazianista s. m. e f. (pl. -i). – Seguace dell’antipapa Novaziano (sec. 3°), avversario a Roma di papa Cornelio e sostenitore del rigorismo nella questione dei lapsi (o «caduti», cioè dei cristiani apostati, nelle persecuzioni di Decio...
novaziano
novaziano s. m. [dal lat. tardo Novatianus]. – Lo stesso che novazianista (è propriam. il nome dell’antipapa Novaziano, ma inteso come aggettivo der. del nome di Novato, lat. Novatus, prete cartaginese che con Novaziano fece causa comune...
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