Opera letteraria medievale di carattere didattico-scientifico, in cui sono descritte pietre di vario genere (le più rare o preziose) e le loro virtù curative e talismaniche; i l. sono indirizzati a interpretazioni simbolico-allegoriche della natura, o a fini più propriamente ‘scientifici’, nell’ambito di una concezione magica o astrologica del mondo fisico e dei rapporti simpatetici tra le sue parti. I l. trovarono ampia diffusione fino al Rinascimento, in prosa o versi, in latino, francese, spagnolo, italiano, derivando quasi tutti dal Liber lapidum seu de gemmis di Marbodo, vescovo di Rennes (m. 1123).