LAOMEDONTE (Λαομέδων)
Figlio di Ilo ed Euridice (Apoll., iii, 146; Hyg., Fab., 250), padre di Esione, Priamo e molti altri figli; fortifica la rocca di Troia con l'aiuto di Apollo, Posidone ed Eaco, ai quali, a lavoro compiuto, nega la pattuita mercede. Apollo allora manda una peste nella città e Posidone un mostro marino cui viene esposta Esione; chiesto aiuto a Eracle, l'eroe salva la figlia di L. ma non avendo ricevuto il compenso, uccide L. ed i suoi figli eccetto Priamo che diviene re di Troia.
Le raffigurazioni di L. non sono molto numerose: L. e Nettuno appaiono su un piede di cista bronzea da Palestrina.
La lotta con Eracle si è supposto che fosse raffigurata nel frontone orientale del tempio di Aphaia ad Egina, ma si hanno troppo pochi elementi per arrischiare una identificazione. Lo stesso soggetto appare su un cratere bronzeo a Berlino. Secondo Plinio (Nat. hist., xxxv, 139) L. era raffigurato in un dipinto di Artemon posto nel portico d'Ottavia in Roma e raffigurante i miti di Eracle e Posidone. Si suppone che un ricordo di queste pitture fosse il grande fregio continuo nella Casa di Loreio Tiburtino (od Ottavio Quartione), a Pompei (Reg. ii, 2, 5), unico esempio nella pittura pompeiana di un'ampia composizione narrativa: in esso, si vedono Eracle che si presenta a L., seduto in trono, circondato dai suoi cortigiani, e lo stesso eroe che investe furibondo L. e i Troiani dopo il rifiuto della mercede. Le scene sono molto lacunose.
Le altre identificazioni di L. nelle scene in cui appare Esione (v.) non sono accettabili con sicurezza.
Bibl.: Cista bronzea: R. Schöne, in Ann. Inst., XXXVIII, 1866, p. 191; Egina: A. Furtwängler, Aigina, Monaco 1906, tav. 106. Cratere a Berlino: Ulrichs, in Bonner Jahrb., I, 1842, p. 50. Artemon: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 284. Pompei: G. E. Rizzo, Pittura ellenistico-romana, Milano 1929, tav. LXVII; V. Spinazzola, Pompei alla luce degli Scavi Nuovi di via dell'Abbondanza (a cura di S. Aurigemma), Roma 1953, p. 367 ss.; K. Schefold, Die Wände Pompejis, Berlino 1957, p. 52, con tutta la bibliografia precedente.