LANZA
. Famiglia nobile siciliana che si riallaccia alla famiglia Lancia (v.), uscita dai Duchi di Baviera e trapiantatasi in Sicilia dopo gli Svevi. Travolta l'antica famiglia nella rovina degli Svevi, essa risorse con Manfredi, senza dubbio devoto agli Angioini, regio castellano e stratigoto di Messina, capitano giustiziere di Malta e Gozo (1283). A lui segue Corrado, barone di Longi o di Ficarra (1302), capitano giustiziere di Palermo (1304), da cui si originarono due rami della famiglia che, uniti alle origini, andarono poi sempre più differenziandosi: i Lanza duchi di Brolo e i Lanza di Trabia, che ebbero origine da Blasco (1466-1535) dei baroni di Longi, cui la figlia di Leonardo di Bartolomeo, protonotario del regno, portò in dote il territorio di Trabia. Egli fu giurista, vicario generale e grande ammiraglio di Sicilia. Il figlio Cesare fu primo conte di Mussomeli (1549), pretore e ambasciatore di Palermo a Carlo V, al quale prestò utili servigi nelle guerre in Germania; Ottavio, vicario generale e capitano d'armi del regno, fu primo principe di Trabia (1601). Fra gli altri rappresentanti della famiglia sono da ricordare: Ignazio, dopo il 1720 consigliere aulico dell'imperatore Carlo VI; Giuseppe, archeologo che scriveva nel 1810; Pietro, principe di Scordia, pretore di Palermo, patriota, ministro nella rivoluzione del 1848-49, il quale morì esule a Parigi (1855), lasciando scritti letterarî e storici; Ottavio, sacerdote, distintosi nella rivoluzione siciliana del 1860; Salvatore dei girolamini, autore nel 1859 di una Guida del viaggiatore in Sicilia, assai nota ai suoi tempi.
Dalla famiglia L. di Trabia si originarono molti altri rami, tra i quali notevoli quello dei Lanza principi di Butera, originatosi nel 1805 per il matrimonio di Giuseppe con Stefania Branciforte, che portò in dote quel principato e molti altri feudi, e quello dei Lanza Spinelli principi di Scalea in Calabria.
Oggi i rami ancora fiorenti della grande famiglia, oltre quello primogenito dei principi di Trabia, sono quelli dei duchi di Brolo, dei duchi Lanza di Trabia, dei principi Lanza di Scalea Deliella, dei conti Lanza Mazzarino-Assara, dei marchesi d'Aieta, dei principi di Mirto, dei baroni di Marcatobianco, dei nobili Lanza.
Dopo Pietro (1862-1929) principe di Trabia e Butera senatore del regno, rappresenta oggi la famiglia Ottavio, del ramo del duchi Lanza, secondogenito di Sofia Galeotti, sposo di Rosa Ney d'Elckingen, balì del S. M. O. di Malta. Le varie famiglie fiorite recentemente nel Piemonte con hanno altra relazione con i Lanza di Sicilia che l'eguaglianza del Nome.
Bibl.: Notizie storiche sul castello e territorio di Trabia, in Arch. stor. Sic., III, Palermo 1878; A. Mango, Il nobiliario di Sicilia, I, Palermo 1912; G. Sorge, Mussomeli dall'origine all'abolizione della feudalità, II, Il dominio dei Lanza, Catania 1916; A. Monroy, In memoria di Ignazio e di Manfredi Lanza Branciforte, Palermo 1919; G. Bortone, Onor di Sicilia, Palermo 1920; V. Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, IV, Milano 1931.