LANZA e Lancia (XX, p. 513)
Originariamente unica famiglia, sin dal sec. XV si divise, dando luogo ai Lancia, duchi di Brolo, recentemente estintisi, e, ai Lanza, poi principi di Trabia, conti di Mussomeli, ai quali molti altri titoli pervennero per i matrimonî con le ereditiere dei Barresi (1571), principi di Pietraperzia; dei Branciforte (1805), principi di Butera e di Scordia, ecc., degli Spinelli (1832), principi di Scalea. Questo ramo si è estinto con la morte di Giuseppe (1889-1927), principe di Scardia, deputato al Parlamento (1919-1927), sottosegretario di stato alla Guerra (1920-1921) premorto al padre Pietro, principe di Trabia e Butera (1862-1929), deputato al Parlamento (1882-1913) e senatore del regno dal 1913. Da questo ceppo sono derivati i rami seguenti: dei principi Lanza di Scalea, dei principi di Deliella, dei conti Lanza di Mazzarino, dei marchesi Lanza d'Ajeta, dei principi di Mirto, conti di S. Marco, origmato dal matrimonio di Ignazio con Vittoria Filingeri (1834).