LANSDOWNE, Henry Petty Fitzmaurice, 3° marchese di
Uomo politico inglese, nato a Lansdowne House il 2 luglio 1780, morto a Bowood il 31 gennaio 1863. Figlio di seconde nozze del 1° marchese di L., William Petty Fitzmaurice (1737-1805), più noto come conte di Shelburne, il L., dopo un viaggio sul continente, fu eletto deputato e si fece notare come efficace oratore di opposizione. Membro del ministero di coalizione Fox-Grenville, difese abilmente la necessità di nuove imposte per sostenere la guerra contro la Francia (1806), propugnò l'abolizione della schiavitù e l'emancipazione dei cattolici. L'atteggiamento assunto in questa occasione gli procurò l'antipatia del re e di gran parte dell'opinione pubblica. Caduto con il ministero (1807), qualche anno dopo (1810) entrò nella Camera dei lords, dove fu paladino caloroso delle idee liberali. Gran signore e mecenate illuminato di artisti e letterati, tornò al ministero con il Canning, quale ministro degl'Interni (1827-28). Si ritirò all'arrivo del Wellington, per rientrare nelle file dell'opposizione. Nel ministero riformista del Grey fu presidente del Consiglio di stato, carica che conservò fino alla caduta dei Whigs (1841), per riprenderla sotto il Russell nel luglio 1846. Si dimise con il suo capo nel 1852, dopo avere pronunciato uno dei suoi più grandi discorsi. Ebbe di nuovo parte, senza portafoglio, nei gabinetti Aberdeen e Palmerston, recando a quest'ultimo l'aiuto del suo nome e del suo prestigio durante la guerra di Crimea. Nel 1857 quello che era salutato come il Nestore dei Pari lasciò il potere senza accettare il titolo di duca. Figura tra le più eminenti della politica inglese dell'Ottocento, uomo di larga cultura e di alta coscienza, il L. fu caratteristico esponente della corrente moderata del grande partito liberale britannico.