LANOLINA
. È il grasso che si ricava dall'untume della lana della pecora. Era noto a Dioscuride, che insegna il modo di prepararlo col nome di οἴσυπος, ed è descritto da Celso e da altri medici dell'antichità. Purificata, la lanolina si presenta di colore bianco-gialliccio, di odore debole caratteristico, molle come unguento e attaccaticcia. Fonde a 35°-40°: brucia con fiamma fuligginosa. È parzialmente solubile in alcool bollente, solubilissima in etere, cloroformio, solfuro di carbonio, ecc. Chimicamente consta in massima parte di esteri della colesterina e dell'isocolesterina: esteri assai difficilmente saponificabili. Si ha anidra oppure no. In questo caso contiene il 15-25% di acqua. A differenza dei grassi veri la lanolina non irrancidisce e perciò non riesce mai irritante per la pelle e le mucose; in secondo luogo, pure a differenza dei grassi veri, assorbe molt'acqua senza perdere la sua consistenza e le sue proprietà; cosicché diviene atta a sciogliere molte sostanze medicamentose che invece difficilmente possono incorporarsi ai grassi comuni. È inoltre asettica e ostacola lo sviluppo dei microrganismi. È usata come eccipiente per molte pomate (da sola o con vaselina) e nella preparazione di masse pillolari a base di nitrato d'argento, permanganato potassico, ecc.