Matematico e naturalista (Brescia 1631 - ivi 1687), gesuita. Dopo qualche attività letteraria, si dedicò alle scienze naturali, che studiò sotto la guida di A. Kircher. Tra le sue opere, il Prodromo ovvero saggio di alcune invenzioni nuove (1670) ebbe grande eco per le affermazioni circa la possibilità di costruire macchine volanti, a sostentazione statica, praticando il vuoto entro grandi sfere cave di rame di spessore adeguato per resistere alla pressione atmosferica esterna.