KASSÁK, Lajos
Scrittore ungherese, nato a Érsekújvár, il 21 marzo 1887. Operaio, autodidatta, si diede alla letteratura e alla pittura; fu direttore delle riviste Tett (Azione), Ma (Oggi), Kortárs (Contemporaneo) e Dokumentum (Documento). Subito dopo la prima Guerra mondiale è stato a capo degli scrittori operai ed è stato il poeta del movimento socialista ungherese. In seguito al cambiamento di regime nel 1919 emigrò a Vienna. Rientrato in patria si dedicò prevalentemente alla letteratura narrativa.
K. è il migliore poeta dell'espressionismo ungherese; la sua opera esaurisce le esperienze letterarie europee dell'anteguerra. Spezzando ogni costrizione esteriore e tradizionale a beneficio del contenuto, giunge ad una poesia libera che trae ispirazione dal mondo degli operai e che mira a dare ad essi coscienza di sé stessi.
Sue opere principali: Egy ember élete (Vita di un uomo), Budapest 1937, romanzo autobiografico; 35 vers (35 poesie), ivi 1931; Földem, virágom (Terra mia, fiore mio), ivi 1935, scelta di poesie scritte tra il 1915 e il 1935; Három történet (Tre racconti), ivi 1936; Megnőttek és elindultak (Sono cresciuti e sono partiti), ivi s.a. romanzo.