Prelato (Szécsény 1816 - Kalocsa 1891). Sacerdote (1839), successo al vescovo N. Kovács in Transilvania si dedicò alla riorganizzazione delle istituzioni cattoliche; per essersi opposto al diploma imperiale che rescindeva la Transilvania dall'Ungheria (1860) fu costretto a dimettersi. Arcivescovo di Cartagine in partibus (1864), poi di Kalocsa e Básc che resse fino alla morte. Al concilio Vaticano I fu uno dei principali oppositori della definizione dell'infallibilità pontificia; cardinale dal 1879. Nei primi anni della sua carriera religiosa si occupò attivamente di studî botanici e raccolse una grande quantità di piante e di libri di storia naturale, che passarono poi in proprietà del Museo nazionale ungherese; per questa sua attività scientifica fu nominato nel 1883 socio straniero dei Lincei.