Lagos
Città dell'Africa occidentale, capitale federale della Nigeria. La popolazione dell'agglomerato urbano continua a crescere più per l'apporto del movimento naturale che per quello dei movimenti migratori interni, che è stato invece predominante nel periodo che va dall'indipendenza del Paese (1960) alla fine degli anni Settanta del 20° secolo. Dagli anni Ottanta ha prevalso la tendenza a un riflusso delle correnti migratorie verso aree esterne all'agglomerazione, per effetto del crescente costo della vita, del vertiginoso aumento del mercato degli affitti e della crescente insicurezza attinente alla vita e alla proprietà.
È previsto che la conurbazione di L. (13.427.000 ab. a una stima del 1996) raggiungerà una popolazione di 23 milioni di ab. nel 2020, il che ne farà una delle più grandi città del mondo. Nonostante il trasferimento della capitale federale ad Abuja nel 1990, L. rimane l'incontrastato centro nodale economico e finanziario della nazione. Lo spostamento dei ministeri chiave federali e degli organi politici decisionali ad Abuja rispondeva all'obiettivo di dare alla Federazione una capitale simbolica e grandiosa situata nel cuore del territorio nazionale, lontana dalla regione di L., nella quale le principali etnie (e segnatamente quella yoruba) hanno le loro roccheforti, e svincolata sia dai problemi di sovrappopolamento sia di circolazione della grande metropoli. Ma il trasferimento si è rivelato più lento e parziale del previsto.
Avvantaggiata rispetto a tutte le altre città in quanto più facilmente accessibile per terra, sia per aria sia per mare, L. ha visto aumentare la concentrazione delle attività industriali, per la concomitanza di vari fattori, quali la presenza del più grande porto dell'Africa occidentale, l'abbondante disponibilità di manodopera e la contestuale presenza di un grande mercato per i prodotti dell'industria manifatturiera.
Alle funzioni produttive L. affianca quelle direzionali e distributive, con un raggio d'azione che travalica l'ambito nazionale e si estende a scala regionale e anche continentale. L. è il più importante centro di telecomunicazioni del Paese, e un nodo nevralgico di disseminazione di informazioni e innovazioni.
La deregolamentazione degli scambi commerciali con l'estero, conseguente all'adozione da parte del governo (1986) di un Piano di aggiustamento strutturale imposto dalle istituzioni finanziarie inter-nazionali, è stata accompagnata da uno sviluppo senza precedenti delle attività quaternarie.
L'impianto urbanistico risente della crescita disordinata e tumultuosa di L., che si configura come un'enorme conurbazione afflitta da una cronica congestione del traffico, da problemi di inquinamento e da una criminalità endemica. Alcune aree residenziali vicine al nucleo centrale della città sono state gradualmente invase da attività terziarie, a tal segno che una recente ordinanza governativa ha stabilito che gli edifici situati sulle isole di Ikoyi e Victoria debbano tornare alla destinazione d'uso iniziale.