ZURIGO, Lago di (A. T., 20-21)
Lago della Svizzera centrale, situato a 409 m. s. m. Ha un'area di 88,52 kmq., con una profondità massima di 143 m. La penisoletta di Hurden e le alluvioni della Jona, unite tra loro dalla diga di Rapperswil, dividono il lago in due bacini di grandezza disuguale; la comunicazione tra questi si effettua per mezzo di due aperture lasciate libere dalla diga. Dei due bacini, quello orientale, più piccolo (22 kmq.), si chiama Obersee. quello occidentale, più grande (66 kmq.), costituisce il Lago di Zurigo propriamente detto. Le rive hanno uno sviluppo complessivo di 93 km. Gli ultimi contrafforti delle Alpi di Schwyz e di S. Gallo scendendo fino quasi all'Obersee conferiscono alle sue rive un carattere alpestre. Il Lago di Zurigo propriamente detto fa parte invece dell'Altipiano Svizzero: le sue rive scendono in leggieri pendii, coltivati a vigne e frutteti interrotti frequentemente da ameni villaggi, graziose ville e giardini. Il lago ha isole di assai modesta estensione: l'Isola di Ufenau (10 ha.) e l'Isola di Lützelau (3 ha.), racchiuse entrambe nel Lago di Zurigo, e alcune altre di minore importanza.
L'immissario principale del Lago è la Linth che, per mezzo di un canale, conduce le acque del Lago di Wallenstadt nell'Obersee ed esce all'estremità nord-est del lago attraverso la città di Zurigo con il nome di Limmat.
L'Obersee riceve altri piccoli immissarî, tra i quali i più importanti sono la Jona sulla riva nord e la Wäggis sulla riva sud.
Il lago esercita un'azione moderatrice sulla temperatura dei paesi costieri (vedi zurigo, cantone di). La temperatura media annua di questi si aggira intorno ai 10°; la quantità annuale delle piogge varia nella regione del lago fra i 1100 mm. (Zurigo) e i 1490 (Horgen). I venti soffiano maggiormente sulla riva orientale che su quella occidentale, e sono più forti nel periodo estivo che in quello invernale.
Regolari servizî di battelli, specialmente nella buona stagione, rendono attivo il traffico fra i varî centri costieri.
Fauna. - Il Lago di Zurigo è particolarmente interessante per l'idrobiologia, per il mutamento verificatosi dal principio del sec. XX nelle sue condizioni fisico-biologiche generali. Da un'originaria condizione di oligotrofia, il lago ha evoluto verso una condizione di piena eutrofia, in conseguenza del rapido infittirsi della popolazione e dell'intensificarci dell'attività industriale sulle sue rive. L'apporto di una sempre più grande massa di acque cariche di prodotti organici ha turbato in varia misura le due sezioni principali del lago; il bacino orientale, meno inquinato, si presenta oggi di tipo mesoligotrofo ed è stato risparmiato dalle colossali fioriture di qualche specie planctonica che hanno invece caratterizzato l'evoluzione del bacino occidentale verso un tipo nettamente eutrofo. Meritano di essere ricordate la grande invasione di Tabellaria fenestrata del 1896, la quale impartì all'acqua una colorazione bruna; quella della Oscillatoria rubescens del novembre 1898; quella della Melosira islandica del 1905, dello Stephanodiscus Hantzschii del 1907. Queste grandi invasioni di fitoplancton si sono anche ripercosse sulla struttura del fondo, i cui sedimenti hanno cambiato carattere dal 1896, sostituendo agli antichi fanghi grigi melme putrescenti di colore dal grigio nero al nero, ricche di solfuro di ferro. Le ricerche di L. Minder hanno posto in chiaro che queste esplosioni di fitoplancton sono dovute al decennale arricchimento in sostanze organiche delle acque del lago, processo di maturazione del tutto artificiale e dovuto all'insediamento delle attività umane. Anche dal punto di vista dell'ittiofauna, il lago ha perduto il suo originario carattere di lago a Coregoni, per assumere sempre più spiccato il carattere di lago a Ciprinidi. I Coregoni vi sono rappresentati dal Coregonus Wartmanni dolosus (Albeli) con una forma invernale più grande che frega nel lago superiore alla fine di dicembre e una forma estiva più piccola che frega in luglio-agosto; la pesca di questo pesce è importante e fornisce circa 20.000 individui all'anno. Il Coregonus exiguus heglingus (Hägling) e il Cor. asperi maraenoides si vanno facendo sempre più rari. Anche il Cor. schinzii duplex presenta una forma di alto lago e una di fondo e alla pesca rende molto variamente, a seconda degli anni, con una larga media di 6000 kg. Scarsa importanza economica, fra gli altri Salmonidi, hanno la trota e il salmerino, quasi del tutto scomparsi. I Ciprinidi sono rappresentati da due specie di Abramis, dal Leuciscus rutilus, dallo Squalius leuciscus e dallo Sq. cephalus, dalle carpe, tinche, alborelle, dai barbi, dai cobiti; in forte diminuzione è il luccio, mentre sono abbondanti la Lota vulgaris, la perca, il gobio. In totale il lago rende intorno ai 147.000 chilogrammi di pesce all'anno, con una produzione media per ha. di 16 kg. con netta prevalenza dei Ciprinidi.