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NEUCHATEL, Lago di

di Riccardo RICCARDI - Edgardo BALDI - - Enciclopedia Italiana (1934)
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NEUCHÂTEL, Lago di (ted. Neuenburger See; A. T., 20-21)

Riccardo RICCARDI
Edgardo BALDI

Lago della Svizzera occidentale, il più grande (216 kmq.) e il più profondo (154 m.) dei laghi marginali del Giura, situato a circa 432 m. s. m. Ha forma pressoché rettangolare, con una lunghezza di 39 km. e una larghezza massima di 8; il perimetro è di 93 km. (sviluppo della costa, 1,8) e il volume delle acque (molto ricche di pesci) di 14,1 kmc. L'origine del Lago di Neuchâtel secondo alcuni è dovuta prevalentemente all'azione glaciale, secondo altri a movimenti di sprofondamento, avvenuti durante il Pliocene. Ancora in epoca postglaciale esso formava un unico bacino lacustre con i vicini laghi di Morat e di Biel. Riceve numerosi immissarî (bacino imbrifero, 2670 kmq.), che scendono dal Giura (Areuse, Thièle) e dalle Alpi di Friburgo (Broye, che gli porta il tributo del Lago di Morat). La Thièle (Zihl) ne esce dalla riva nordorientale e lo collega con il Lago di Biel. Esso fa parte quindi del bacino dell'Aare (Reno).

Le rive, lungo le quali si sono rinvenuti numerosissimi resti di stazioni preistoriche su palafitte, sono molto popolate, specialmente quelle nord-occidentali, che, riparate alle spalle dalle montagne del Giura, hanno clima particolamente mite e sono coltivate soprattutto a vigneti. Servizî di battelli a vapore congiungono le principali località rivierasche.

Fauna. - La fauna del lago è ricca e varia, le ricerche limnologiche hanno dimostrato la stabilità delle biocenosi che vi si sono insediate ed equilibrate.

I planctonti vi mostrano due massimi e due minimi annui, le cui epoche si possono spostare di anno in anno e che generalmente cadono: il primo massimo fra maggio e luglio, il secondo fra settembre e novembre; il primo minimo in febbraio-marzo, il secondo da ottobre a dicembre. La ripartizione orizzontale del plancton risulterebbe uniforme; quella ver- ticale è soggetta a leggi che furono indagate dal Robert. Le principali forme pelagiche costituenti il limnobio neocomense sono tra i Rotiferi: l'Asplanchna priodonta, la Polyarthra trigla (platyptera), la Trichocerca (Mastigocerca) capucina, il Ploesoma truncatum, la Keratella (Anuraea) cochlearis, e la K. quadrata (aculeata), la Notholca longispina, la Filinia (Triarthra) longiseta. Tra i Cladoceri: la Daphnia hyalina (in cui il Burckhardt distingue le forme richardi e jurassica), una ceriodafnia, la Bosmina longirostris, una Bosmina coregoni del gruppo longispina-bohemica che il Burckhardt ritenne varietà locale (neocomensis), la Syda crystallina, il Bythotrephes longimanus, la Leptodora hyalina. Tra i Copepodi, il Cyclops strenuus, il C. leuckarti, il Diaptomus gracilis, il D. laciniatus. L'ittiofauna conta una trentina di specie, fra le quali dominano, per importanza numerica ed economica i salmonidi e particolarmente due forme di coregoni: la bondella (Corogonus exiguus bondella) e la palea (Cor. schinzii palea). La bondella è la più frequente e la più importante ai fini della pesca; ha regime planctofago in gioventù e misto allo stato adulto, si riproduce in profondità, verso la metà di gennaio. La palea è tipicamente planctofaga, esempio di regime esclusivistico ed elettivo; sceglie tra i planctonti in prima linea i bitotrefi, secondariamente dafnie, bosmine, leptodore. Si riproduce a riva, dalla metà di novembre agl'inizî di gennaio. Economicamente importanti sono ancora la trota e il Salmo salvelinus var. profundus, il luccio e l'abramide.

Minore importanza hanno il temolo, la bottatrice, la carpa, l'anguilla, il barbo, ecc. Il rendimento ittico del lago è rilevato statisticamente, la media si aggira sulle 200-220 tonn. complessive annue, di cui i salmonidi costituiscono il 75% circa, con un rendimento medio di kg. 11,5 per ettaro. Varî incubatori cantonali (fra cui quello di La Raisse) provvedono al ripopolamento ittico.

Vedi anche
Giura (fr. Jura) Rilievo dell’Europa centrale, tra la Francia e la Svizzera, le cui catene hanno inizio a S del Rodano, presso Chambéry, distendendosi a N del fiume in serie lievemente arcuata, fino alla confluenza del fiume Aar nel Reno. Ha dato nome a un periodo geologico che è ben rappresentato nelle formazioni ... Alpi Sistema montuoso, il più importante d’Europa per vicende geologiche, caratteri del paesaggio e dell’ambiente naturale, avvenimenti storici e socioculturali. Suddivise tra 8 paesi (Austria, Francia, Italia, Germania, Liechtenstein, Monaco, Slovenia, Svizzera), separano l’Italia dall’Europa centrale, costituendo ... La Tène Tène, La Sito archeologico presso il Lago di Neuchâtel, in Svizzera; vi sono stati trovati resti di un insediamento (magazzini e abitazioni) che ha dato il nome alla cultura della seconda età del Ferro (450 a.C.). Posto a controllo di una via commerciale, il centro ebbe sviluppo nel 3° e 2° sec. a.C. ... La Tène La Tène Stazione archeologica sul Lago di Neuchâtel, nella Svizzera occidentale, dove, nel 1855, furono rinvenuti nel Canale di Thièle circa 2500 oggetti, per lo più spade, punte di lancia, umboni di scudo, finimenti equini, fibule e anelli. Tali rinvenimenti costituiscono un complesso tipologico talmente ...
Vocabolario
lago
lago (ant. e poet. laco) s. m. [lat. lacus -us] (pl. -ghi). – 1. Qualsiasi affossamento terrestre naturale di una certa estensione, nel quale le acque permangono: il l. di Garda, il l. Trasimeno; le acque, il bacino, lo specchio, le sponde...
lago-
lago- [dal gr. λαγώς «lepre»]. – Primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, derivate dal greco o formate modernamente, col sign. di «lepre» o per indicare in genere rapporto, somiglianza con la lepre.
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