MOLVENO, Lago di (A. T., 24-25-26)
Lago vallivo del Trentino, situato a 821 m. s. m., in un solco fra il gruppo Gazza-Paganella (1990-2124 m.) a E. e il Gruppo di Brenta (3176 m.) a O. Dopo il Garda è il più profondo dei laghi trentini, raggiungendo i 119 metri (profondità media, m. 49,3). Di forma oblunga, diretto da N. a S., ha una lunghezza di 5,1 km., una larghezza massima di 1,5 km. (media o,64 km.) e una superficie di 3,27 kmq. Le sue acque azzurrissime hanno una trasparenza di quasi 10 metri, sono assai ricche di pesca e non gelano mai completamente. Il lago (v. lago, XX, tav. XLII) ha tre immissarî, due provenienti dal Gruppo di Brenta, e uno, il Rio di Lambin, dalla Paganella. L'emissario, poco visibile superficialmente, passa per il laghetto di Nembia (760 m.), donde esce con il nome di Bondai per gettarsi nel Sarca. Sulle rive settentrionali, Molveno (864 m. s. m.) è un centro di villeggiatura assai frequentato, congiunto con la Valle dell'Adige dalla nuova funivia Zambana-Fai e dalla carrozzabile Mezzolombardo-Molveno (21,5 chilometri).
Le rive sono rivestite di una ricca flora, bene studiata dal Pedrotti. La fauna planctonica è molto minuta, ma abbondante perché le acque di un bell'azzurro intenso sono limpide e trasparenti. In mezzo agli unicellulari (abbondanti i Cerazî) vi prevalgono i Copepodi rappresentati esclusivamente dal Cyclops strenuus e Diaptomus vulgaris; pure abbondanti le Dafnelle e le Bosmine, Dide e Dafnie, con caratteri di varietà ambientali: ma sono assenti i planctonti più vistosi. Lungo le rive, soprattutto verso il conoide di deiezione, dove cioè la spiaggia sassosa scende più dolcemente, e nel seno di Bior le acque assumono colore verde smeraldo, e, in mezzo ai potamogetoni e ai ranuncoli tricofilli, vivono Rotiferi e Cladoceri costieri, mentre nelle melme non mancano Chidoridi e larve di Ditteri, Anellidi (Tubifex), gammari, sanguisughe. Sotto i sassi abbondanti le planarie, le friganee con gusci incrostati di sassolini, le efemere, e presenti anche Molluschi gasteropodi diversi. In mezzo a così ricca pastura vivono molti Pesci: il luccio, la tinca, la carpa, il barbo, la scardova, lo scazzone e la sanguinerola. Vi vennero importati da molti anni i salmerini, e recentemente i coregoni; questi salmonidi, che trovano nei fondali sempre fresche le acque in tutte le stagioni (a −40 m. temperatura di 50,5) vi hanno prosperato. Il lago dava nel 1925 un prodotto di kg. 3100, che nel 1929 è salito a kg. 5200. È un tipico lago da salmerini, i quali sono celebratissimi e costituiscono il maggiore reddito.