MARYÜT, lago di (A. T., 88-89)
È l'antica palude Mareotide o Meria, posta a sud della lingua di. terra su cui sorge Alessandria d'Egitto ed estesa lungo il mare fino oltre il sobborgo balneare di Meks, e assai profondamente entro terra, ove raggiunge Kafr edDawwār e Abu Hommas, non lungi da Damanhūr. Il lago, un tempo collegato col Nilo per mezzo di bracci e canali navigabili, che servivano il porto di Alessandria, andò disseccandosi nel Medioevo, e fu ricostituito nel 1801 dagl'Inglesi, che tagliarono le dune presso Abukir, e vi avviarono così le acque del mare, distruggendo 150 località abitate. L'acqua occupa ora un'area di 29.000 ettari e il suo specchio è a m. 2,50 sotto il livello del mare. La regione circostante, abitata da pescatori e da beduini dediti all'allevamento seminomade del bestiame o più raramente alla coltivazione dell'orzo, conserva ben poco dell'antica prosperita, esaltata da Virgilio e da Orazio, e lento è il lavoro di bonifica intrapreso già da Mohammed ‛Alī e continuato saltuariamente da taluno dei suoi successori. La Ferrovia di Maryūt collega Alessandria con Bāhīǵ (40 km.) traversando il lago su una diga tra Meks e Mergheb; anche la linea Alessandria-Cairo costeggia per un certo tratto il margine settentrionale del lago.