LEVICO, Lago di (A. T., 17-18-19)
Lago del Trentino, nel bacino del Brenta, alla lat. di 46°1′, long. di 1°10′ E. (da M. Mario). È un lago di sbarramento alluvionale, situato a 440 m. s. m., a un livello di 9 m. più basso di quello del Lago di Caldonazzo, che si trova più a O. e da cui è separato mediante i colli d'Ischia-Tenna (632 m.). Situato a O. della cittadina di Levico, da cui prende il nome, il lago si annida in un paesaggio mesto e solitario fra colline ripide e boscose, più soleggiato nella parte meridionale, dove si allarga a forma di sacco, che non nella settentrionale, allungata e stretta fra i monti a guisa di fiordo. Diretto da NNO. a SSE., ha una lunghezza di 2,7 km., una larghezza massima di 900 m. (media di 390 m.), un perimetro di 6,5 km., un'area di 1,06 kmq. e una profondità massima di 36,1 metri (media 15,7). Le acque, che negl'invermi freddi gelano, sono colorate di verde in varia gradazione e hanno una trasparenza di 6-7 m. Il lago ha due immissarî: a N. il Vignola, a S. il Rio Maggiore. L'emissario, unendosi a SE. del lago all'emissario del Lago di Caldonazzo, dà origine al fiume Brenta.
Nelle acque del lago fece le prime indagini fisiche e biologiche il Pavesi, il quale trovò abbondanza di Entomostraci (Diaphanosoma brachyurum, Leptodora Kindtii, insieme con Bosmina longirostris e Cyclops serrulatus). Presso il fondo raecolse anche l'Alona quadrangularis; vicino alle rive diversi Molluschi, una varietà di Limnaea, delle Unio e Anodonte con Ortotteri anfibiotici. In questo lago d'aspetto palustre verso il Brenta, vivono le seguenti specie di pesci, comuni anche al vicino Caldonazzo: Petromyzon Planeri, Anguilla vulgaris, Esox lucius, Tinca vulgaris, Scardinius erythrophthalmus, Squalius cavedanus, Leuciscus aula, Cottus gobio, Cyprinus carpio, Condrostoma soetta, il barbo e la trota. La pesca rende in complesso, annualmente, circa kg. 3500 di pesce.