ASTRONI, lago degli
Piccolo lago dell'Italia Meridionale, situato a O. di Napoli entro il recinto craterico degli Astroni.
Lo specchio d'acqua raggiunge una profondità massima di metri 1,50, ed è quasi sempre coperto da densa vegetazione lacustre, i cui elementi gli dànno un aspetto diverso nelle varie stagioni. In primavera prevale la bianca ninfea, le cui grandi foglie verdi, orbicolari, coprono tutta la superficie e lasciano appena il posto per i candidi fiori. Nell'estate avanzata la canna di palude (Phragmites communis) prende il sopravvento e maschera coi suoi culmi fogliuti la ninfea, la cui ricomparsa è favorita dal taglio delle canne' che si usa fare in tardo autunno. Poche altre piante (Potamogeton pusillm, Lemna trisulca, L. minor, L. polyrhiza, Wolfia arrhiza) contendono lo spazio alle ninfee ed alle canne. L'ambiente singolare, l'isolamento assoluto, hanno conferito alla fauna una particolare fisionomia che richiamò l'attenzione di molti studiosi. Principalmente F. S. Monticelli e i suoi allievi rivelarono nel laghetto degli Astroni tutta una fauna caratteristica e arricchirono di nuove forme la scienza. Tra gl'Infusorî parvero più notevoli: la Dysteria quinquecostata, la Balladina ovata, la Dipleurostyla tristyla (Tagliani); tra i Gastrotrichi s'incontrarono 8 specie nuove, appartenenti ai generi Chaetonotus, Dasytes, Anacanthoderma (Marcolongo); tra i Rotiferi richiamarono particolare attenzione due nuove forme locali: Diplois phlaegrea e Monostyla diophtalma (Iroso); tra gli Oligocheti il Pierantoni trovò alcune specie nuove di Naidi; in mezzo al fogliame delle ninfee si rinvennero diverse specie di Idracnidi e più frequenti gli Arrhenurus; nella fanghiglia di fondo si riconobbero Ostracodi e Tardigradi. Non mancano nelle acque degli Astroni i Copepodi e le larve di Ditteri, tra i quali la Nothyphila chamaleon (Torelli). Tra i Molluschi i generi Cyclas e Caliculina rivelarono peculiari variazioni evidentemente dovute all'ambiente, che s'integrano, secondo il Monticelli, in forme specificamente caratteristiche del luogo. Nel secolo scorso il lago albergava due specie di pesci (Cyprinus carpio, Leuciscus dobula), ma nelle più recenti esplorazioni non se n'è trovata più alcuna traccia.
Bibl.: I lavori di Fr. S. Monticelli, I. Marcolongo, U. Pierantoni, E. Caroli, I. Iroso, L. Savi, P. Della Valle, M. De Cillis Onorato, B. Torelli, A. Arcangeli, G. Zirpolo, A. Caroli sono raccolti nella pubblicazione: Fauna degli Astroni, in Ricerche dell'Ist. Zoologico della R. Università di Napoli, 1915, fascicolo 1°; 1928, fasc. 2°, Napoli.