LACCADIVE (A. T., 93-94)
Isole coralline, che formano una catena da nord a sud, da una latitudine di circa 12°20′ N. a circa 10° (sulla stessa linea, più a sud, sono l'isola Minikoi, e le isole Maldive e Chagos), e fra 71°40′ e 74° long. E. Sono 17 isole, soltanto nove delle quali abitate. Gran parte del banco corallino giace sotto la superficie dell'acqua specialmente nella parte occidentale, che risente gli effetti delle onde sollevate dal monsone di sud-est; nella parte orientale, la parte del banco emersa è maggiore. L'area complessiva è di circa 200 kmq.; nessun'isola è larga più di 2 km. La superficie attuale è di sabbia corallina, al disotto v'è uno strato di corallo e sotto questo di nuovo sabbia corallina: sicché si può arguire che vi è stato un'alternarsi di movimenti di emersione e sommersione.
Gli abitanti sono Moplah, cioè un incrocio arabo-indiano; la lingua parlata è un dialetto malayālam, scritto però con caratteri arabi. I Moplah sono da lungo tempo musulmani e sono stati quasi sempre autonomi, tranne periodi di assoggettamento ai Portoghesi nella prima metà del sec. XVI e posteriormente all'alta sovranità dei raja di Cannanore. Sono sotto il dominio britannico dal 1877: le isole settentrionali dipendono dal collettorato del Kánara meridionale, le altre dal distretto amministrativo del Malabar.
In passato, la crosta corallina superficiale venne rimossa e il terreno sabbioso sottostante coltivato a grano, ortaggi e frutta, mentre il cocco cresce dappertutto. Gli abitanti sono abili costruttori di barche e navigatori, conducono le loro barche con grande abilità attraverso i pericolosi canali che s'aprono nel banco corallino, importano riso dall'India e svolgono una certa attività commerciale. La popolazione totale è di 16.000 ab. (1931).