LABORANTE
Canonista e filosofo italiano, nato a Pontormo (Firenze) nel secondo o terzo decennio del sec. XII. Non visse sempre in Toscana, ma visitò altri paesi, tra i quali la Germania, e soprattutto si trattenne nel Napoletano. A lui, canonico di Capua, l'ammiraglio Maione (1160) suggeriva il trattatello De iustitia et iure, che fu poi dedicato al re Guglielmo I. Nel 1173 fu creato cardinale da papa Alessandro III. In Roma forse compose la collezione di canoni, in cui agli elementi attinti dal Decreto di Graziano, disposti in nuovo ordine, ne aggiunse altri derivati dalle decretali di Innocenzo II, Eugenio III, Alessandro III. Viveva ancora nel 1189. L'opera sua rimase fuori dalla principale corrente canonistica; ma non è per ciò meno importante.
Bibl.: F. A. Zachariae, Dissertatio de inedita canonum collectione quam XII saeculo ineunte cardinal Laborans composuit, in Gallandi, De vetustis canonum collectionibus dissertationum Sylloge, II, Magonza 1890, pp. 766-800; A. Theiner, Disquisitio critica in decretorum compilationem quam magister L. S. R. E. cardinalis adornavit, in Disquisitiones criticae, Roma 1836, pp. 399-449; G. B. Siragusa, De iustitia et iure (trattato del card. Laborante), Palermo 1886.