labilità emotiva
Sintomo molto comune nelle malattie nervose, specie in quelle in cui le lesioni sono diffuse. Ogni minima emozione turba notevolmente il paziente, che con facilità si irrita, si deprime, diviene apprensivo, piange, meno spesso prova piacere ed è mosso al riso. Si osserva comun. dopo un trauma cranico, un infarto cerebrale massivo, nei soggetti anziani con cerebrosclerosi. È spesso presente negli stadi precoci della demenza ed è caratteristica degli stadi avanzati della sclerosi multipla. Viene considerata come risultante di un disturbo del controllo che i livelli corticali superiori esercitano sul talamo e l’ipotalamo. A volte può dar luogo a disturbi impulsivi del comportamento oppure trapassare verso uno stato di apatia emotiva (per es., nel Parkinson post-encefalitico e nelle demenze avanzate). In psichiatria, il quadro di l. e. è condizione molto comune, non su base lesionale ma su base psicogena; determina nel paziente notevole turbamento per stimoli emotivi anche oggettivamente lieti. Molto evidente e frequente nelle distimie e nelle nevrosi isteriche.