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LA TOUR, Maurice Quentin de

di Pierre Lavedan - Enciclopedia Italiana (1933)
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LA TOUR, Maurice Quentin de

Pierre Lavedan

Pittore, nato a San Quintino il 5 settembre 1704, morto ivi il 17 febbraio 1788. A 18 anni, recatosi a Parigi, lavorò presso un pittore di nature morte, J. Spoëde, ma egli stesso riconosceva nel suo compaesano J. Restout il suo vero maestro. L'anno seguente, tornato a San Quintino, vi eseguì numerosi ritratti della madre (morta nel 1723). Nel 1724 fece un viaggio in Inghilterra; nel 1727 si stabilì a Parigi, ove rimase poi sempre. Si dice che il successo ottenuto dalla veneziana Rosalba Carriera lo decidesse a dedicarsi al pastello, ma in questo genere aveva avuto ȧ precursori nella stessa Francia artisti come Nanteuil e Vivien e d'altronde la tecnica del pastello consentiva una rapidità d'esecuzione in perfetto accordo con il suo temperamento nervoso e impulsivo. Nel 1737 partecipò al Salon esponendo un ritratto della Boucher e l'Autore che ride. Il grande successo gli valse un' estesa clientela, che a poco a poco salì per tutti i gradi della gerarchia sociale francese: si trattò prima di ritratti di ricchi borghesi, a cui seguirono nel 1743 il primo ritratto ufficiale (Duca di Villars, museo di Aix in Provenza), nel 1745 i ritratti del re e del delfino (Louvre). Del 1755 è il grande ritratto della Pompadour (Louvre). Con il 1760 il favore pubblico cominciò a diminuire; il La T. divise allora il proprio tempo tra le ricerche di carattere artistico (ricerche sul modo di fissare il pastello), le speculazioni filosofiche e la sua amante, la giovane e celebre cantante Fel, di cui fece un mirabile ritratto (museo di San Quintino). Cominciò poi a ritoccare continuamente i suoi pastelli, guastandoli con il pretesto di perfezionarli; due anni dopo moriva pazzo.

Nell'opera copiosissima del La T. (sono stati catalogati 990 ritratti) hanno un valore particolare gli abbozzi, generalmente della sola testa, che afferrano l'impressione fuggitiva; nei ritratti definitivi il busto del modello, talvolta l'intera figura in piedi, è collocata tra accessorî abilmente scelti per rivelarne la personalità morale e sociale, come nel ritratto della Pompadour (Louvre).

La più bella collezione di opere del La T. è a San Quintino, sistemata nel 1932 in un proprio museo. La fama del La T. è dovuta in parte ai suoi modelli, tra cui figurano non solo i sovrani della Francia, ma la società parigina dell'epoca, specie gli scrittori dell'Enciclopedia (d'Alembert, museo di San Quintino; Rousseau, museo di Ginevra). Il La T. fu soprattutto un artista intellettuale, un disegnatore prodigioso, minore colorista del rivale Perronneau, che eclissò vivente, ma che oggi gli viene posto a pari.

Bibl.: H. Lapauze, La T. et son øuvre au musée de Saint Quentin, Parigi 1905, voll. 2; H. Erhard, La T., der Pastellmaler Ludwigs XV., Monaco 1920; H. Lapauze, Les pastels de M. Q. de La T., ecc., nuova ediz., Parigi 1919; G. Wildenstein, Un pastel de La T., le Président de Rieux, Parigi 1919; É. Fleury e G. Brière, Catalogue des pastels de M. Q. de La T. Collection de Saint Quentin et Musée du Louvre, Parigi 1920; Ratouis de Limay, Musée du Louvre, les pastels des XVIIe et XVIIIe siècles, Parigi 1925; É. Dacier et Ratouis de Limay, Pastels français des XVIIe et XVIIIe s. Études et notices, Parigi 1927; A. Besnard e G. Wildenstein, La T. La vie et l'øuvre de l'artiste. Catalogue critique, Parigi 1928; R. Graul, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXII, Lipsia 1928 (con bibl.); L. Gielly, Les "La T." du musée de Genève, in Revue de l'art anc. et mod., LIII (1928), pp. 35-44; P. de Nolhac, La vie et l'øuvre de M. Q. de La T., Parigi 1930.

Vedi anche
Adelaïde Labille-Guiard Labille-Guiard ‹labìl ġii̯àr›, Adelaïde. - Pittrice (Parigi 1749 - ivi 1803). Suo primo maestro fu il miniaturista F.-E. Vincent; studiò poi la tecnica del pastello con M. Quentin de la Tour, e la pittura a olio con F.-A. Vincent, che poi sposò in seconde nozze nel 1800. Fu ammessa all'accademia nel ... Jeanne-Antoinette Poisson marchesa di Pompadour Pompadour ‹põpadùur›, Jeanne-Antoinette Poisson marchesa di. - Favorita (Parigi 1721 - Versailles 1764) del re di Francia Luigi XV; moglie (dal 1741) di Guglielmo Lenormant, marchese di Étioles, bella, colta ed elegante, nel 1745 divenne l'amante di Luigi XV. Creata marchesa di Pompadour, Jeanne-Antoinette ... Boucher, François Boucher, François. - Pittore (Parigi 1703 - ivi 1770). Studiò con F. Lemoine; in Italia (1725-37) si accostò ai maestri veneti e bolognesi, ammiratore di A. Watteau, ne incise varie opere. Protetto dalla Pompadour, ebbe la carica di primo pittore del re. Trattò con pari felicità inventiva la pittura ... pastello Cannello di materia colorante in pasta, ottenuto impastando il colore in polvere con acqua e piccole quantità di sostanze agglutinanti; i pastello possono essere morbidi, semiduri o duri e l’impasto può essere anche a base di cera od olio. ● Il pastello è tecnica pittorica rapida e immediata, che in ...
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    Pittore (Saint-Quentin 1704 - ivi 1788). Discepolo di J. Restout, i suoi ritratti a pastello, specie quelli schizzati rapidamente, sono esemplari di un'acuta ricerca psicologica, preziosi inoltre come documento della società parigina dell'epoca (ritratti della Pompadour a Parigi, Louvre, di d'Alembert ...
Vocabolario
au-dessus de la mêlée
au-dessus de la melee au-dessus de la mêlée ‹o dsü d la melé›. – Locuzione fr. che significa «al di sopra della mischia», diffusasi con il titolo di un libro di R. Rolland (1915), e poi anche di altre opere relative alla prima guerra mondiale,...
tour de force
tour de force 〈tùur dë fòrs〉 locuz. fr. (propr. «giro, movimento di forza»), usata come s. m. – Fase di attività operativa, impresa o azione, che ha richiesto o richiederebbe un impegno e uno sforzo fisico e psichico eccezionale, fuori...
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