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LA STARZA

di Alessandra Manfredini - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1993)
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LA STARZA

Alessandra Manfredini

Il sito preistorico di La S. (Ariano Irpino), fu identificato già nel 1920, a seguito di lavori di sbancamento di una cava di gesso che interessarono parte della collina sulla quale sorgeva l'insediamento; questo infatti occupava un'altura naturale, che in origine misurava circa m 50 × 170, con i fianchi profondamente incisi, su tre lati, da torrenti; il quarto lato, in direzione est, si raccordava, mediante una breve insellatura, alle colline vicine. Il luogo aveva quindi caratteristiche ambientali particolarmente favorevoli, potenziate dalla sua eccezionale posizione topografica: esso dominava infatti uno dei percorsi della catena appenninica, attraverso un basso valico, naturale via di comunicazione tra le coste tirreniche e quelle adriatiche.

Negli anni Cinquanta e nei primi anni Sessanta (1957, 1960, 1961, 1962) D. Trump condusse una serie di indagini che misero in luce, nelle varie trincee aperte sui fianchi della collina, una continuità di occupazione che va dal Neolitico all'età del Ferro. Delle tredici trincee aperte, nessuna dette una stratigrafia completa, ma le sequenze, integrate tra loro, offrirono un quadro della lunga durata dell'occupazione; i vari tagli rivelarono spessori eccezionali, poiché il deposito antropico raggiungeva in alcuni casi gli 8 m di profondità.

Il Neolitico (trincee iv, i, x, xiii) era rappresentato da frammenti di ceramica impressa con piccoli motivi a tratto, frammenti graffiti e incisi e frammenti di ceramica nero lucida non decorata; pochissimi frammenti avevano decorazione dipinta a linee scure su fondo camoscio. Queste associazioni indicano un momento avanzato del Neolitico, suggerendo rapporti con la sfera pugliese e materana. Una fase finale del Neolitico Medio era rappresentata da elementi tipici della facies di Serra d'Alto, rinvenuti principalmente nelle trincee ix e xi, con la caratteristica pittura miniaturistica a motivi geometrici e una sintassi decorativa complessa, che interessa tutto il vaso o la sua parte superiore; è interessante ricordare che i livelli appartenenti a questa facies erano sigillati, in alto, da un episodio di frana, che ne garantiva la posizione stratigrafica in maniera inequivocabile.

L'ossidiana, presente in poche schegge, testimoniava l'esistenza di rapporti con le isole Eolie e Pontine, suggerendo anche percorsi precisi per lo scambio di queste materie prime.

La facies eneolitica, definita dallo scavatore ''di Rinaldone'', era attestata nelle trincee ii, viii, ix, xi, i cui livelli raggiungevano in alcuni casi lo spessore di 4 m: la ceramica, che mostrava ampie affinità con la facies eneolitica della Toscana, aveva nel repertorio ampi piatti tronco-conici, fiaschi, ciotole con alta carena; l'originalità di alcune forme era spiegata da Trump con la differenza esistente tra la produzione domestica (come questa di La S.) e quella più nota di uso funerario. Per quanto riguarda l'età del Bronzo, una serie di saggi rivelavano la presenza di varie fasi, da quelle iniziali a quelle più recenti.

Se le ricerche di Trump avevano chiarito successioni cronologiche, scavi più recenti (1988-89), eseguiti estensivamente da C. Albore Livadie, hanno colto elementi strutturali e abitativi più dettagliati, indicando inoltre più sottili scansioni temporali.

Quest'ultimo scavo, visto come intervento di salvaguardia a causa della quasi totale distruzione del sito a opera della cava, ha interessato dapprima un'area di 80 m2 nella quale è stata confermata la successione, in uno spessore di 6 m, di 9 livelli insediativi, che partono dalle fasi iniziali del Protoappenninico fino a un Appenninico ''maturo'' (BM 1/2 e BM 3); materiale dilavato forse dal pianoro sovrastante indica la presenza di abitati più tardi subappenninici e del Protogeometrico. In un'area più ampia, di 270 m2, gli scavi, ancora in corso, hanno attualmente raggiunto la base dell'Appenninico classico.

Dal terrazzamento al di sotto della cima più bassa i 9 livelli insediativi hanno rivelato una serie di capanne, di forma ovoide e subcircolare, con strutture annesse (forni, buche, ecc.); l'abitazione più antica (capanna E) poggia su pomici vulcaniche di un'eruzione del Somma-Vesuvio databile al Bronzo Antico, e costituisce la base di altre capanne che si succedono nel tempo; al tetto di queste, un altro livello di ceneri e sabbie vulcaniche sigilla questa fase, separando le successive capanne del sovrastante livello Appenninico classico, rappresentato da capanne di grandi dimensioni (fino a 10 m di lunghezza) con repertorio ceramico di grande abbondanza e varietà di motivi decorativi (a intaglio, a incisione, ecc.). Vedi tav. f.t.

Bibl.: D.H. Trump, The prehistoric settlement at La Starza, Ariano Irpino, in Papers British School at Rome, 25 (1957), pp. 1-15; Id., Scavi a La Starza, Ariano Irpino, in Bull. Paletnologia Italiana, 23 (1960-61), pp. 221-31; Id., Excavations at La Starza, Ariano Irpino, in Papers British School at Rome, 31 (1963), pp. 1-32; C. Albore Livadie, Nuovi scavi alla Starza di Ariano Irpino, in Rassegna di Archeologia, 10 (1991-92), pp. 481-91.

Vedi anche
Avellino Comune della Campania (30,4 km2 con 56.908 ab. nel 2007), capoluogo di provincia. La città è situata a 350 m s.l.m. al centro di una conca circondata dai massicci montuosi del Partenio e dei Picentini. L’antico centro, dal tipico aspetto medievale sorge su un breve terrazzo rialzato tra due torrenti ... Lucera Comune della prov. di Foggia (338,7 km2 con 34.671 ab. nel 2008), nella parte occidentale del Tavoliere. Situata in una fertile zona agricola (olivi, viti, frutta, ortaggi), è importante centro commerciale con industrie alimentari, meccaniche e dei materiali da costruzione. ● Capoluogo di gastaldato ... Falcóne Beneventano Falcóne Beneventano. - Cronista beneventano (n. verso il 1070 - m. 1145 circa). Notaio, nel 1133 fu nominato giudice. Ostile alla penetrazione normanna e fautore del pontefice Innocenzo II, dovette vivere in esilio tra il 1134 e il 1137. Scrisse una vivace cronaca, pervenutaci solo per gli anni 1103... Pasquale Stanislao Mancini Giurista e uomo di stato (Castel Baronia, Ariano, 1817 - Roma 1888). Membro del parlamento di Napoli (1848), dopo la repressione borbonica si rifugiò a Torino, dove ebbe la prima cattedra di diritto internazionale. Deputato (dal 1860) della sinistra, più volte ministro, fu artefice dell'adesione italiana ...
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Altri risultati per LA STARZA
  • Ariano Irpino
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    Cittadina della prov. di Avellino (fino al 1930 Ariano di Puglia; 185,5 km2 con 23.218 ab. nel 2007). La località fu abitata in età neolitica e in età romana; dominio del vescovo di Benevento (inizio del 7° sec.) e poi sede di una contea longobarda, passò ai Bizantini (1024) e (1140) ai Normanni. Di ...
Vocabolario
pér la quale
per la quale pér la quale locuz. agg. e avv., invar. – Espressione usata, nel linguaggio fam. o scherz. con varî sign. (v. quale, n. 6).
Dio me l’ha data, guài a chi la tócca!
Dio me l'ha data, guai a chi la tocca! Dio me l’ha data, guài a chi la tócca! – Frase che si ritiene pronunciata da Napoleone I nel cingere la Corona ferrea, il 26 maggio 1805.
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