Generale e uomo politico francese (Saint-Aubin 1783 - ivi 1868), figlio di Henri-Louis-Auguste, seguì il padre emigrato dopo lo scoppio della Rivoluzione francese. Tornato in Francia (1801), al contrario del fratello Louis entrò nell'esercito napoleonico, ma nell'animo rimase un legittimista e, durante i Cento Giorni, aiutò il fratello nella sommossa vandeana. All'avvento della monarchia di luglio (1830), fu congedato per non aver voluto prestare giuramento; accusato di tentata insurrezione in Vandea, fu prosciolto (1835).