Uomo d'arme e scrittore francese (Nantes 1531 - Moncontour, Côtes-du-Nord, 1591); convertitosi al protestantesimo, dopo l'eccidio di Vassy (1562) combatté con L. de Condé, quindi (1573) fu l'anima della difesa della Rochelle. Risparmiato nella strage di San Bartolomeo, divenne lealista pur non rinnegando la sua fede religiosa. Fallito un suo tentativo di mediazione tra i protestanti della Rochelle e il re, passò col duca d'Angiò fondando il Parti des politiques. Ricominciata la guerra, fu a capo delle forze protestanti del sud e dell'ovest fino all'editto di Beautieu (1576) e poi nell'esercito del re di Navarra fino alla pace di Bergerac (1577). Passato nelle Fiandre, gli Stati lo nominarono maresciallo di campo generale, ma, caduto prigioniero (1580), restò per cinque anni nella fortezza di Limburgo. Al servizio poi di Enrico di Navarra (1588), riuscì col duca di Longueville a bloccare Senlis, aprendo all'esercito la via su Parigi. Morì per una ferita ricevuta all'assedio di Lamballe. Con i Discours politiques et militaires (1587) scritti in prigionia, ispirati alla lettura di Plutarco e Guicciardini e improntati a uno spirito di tolleranza, si conquistò un posto notevole fra gli scrittori contemporanei.