La nausée Romanzo filosofico (1938; trad. it., La nausea, 1948) di J.-P. Sartre. Concepito inizialmente come un "penso sulla contingenza" e in una stesura intermedia intitolato Mélancholie, il romanzo, che apparve amputato di quaranta pagine, è il resoconto, in forma di diario, delle ultime settimane che l'intellettuale Antoine Roquentin trascorre nella città di Bouville (cioè Le Havre), dov'è impegnato in una ricerca storica, fino alla decisione di trasferirsi a Parigi, dove si dedicherà, forse, alla stesura di un romanzo. Ma il vero tema del libro è la "nausea" che fin dalle prime pagine assilla il protagonista, incapace di dare una qualunque giustificazione all'esistenza, che gli si rivela assurda e gratuita, e profondamente disgustato dalla convenzionalità del mondo borghese.