LA MAR, José de
Militare e uomo politico, nato a Cuenca (Spagna) il 12 maggio 1778, morto a Cartago di Costa Rica l'11 ottobre 1830. Educato nel Collegio dei Nobili, entrò poi nel servizio militare. Nel 1793 prese parte alla campagna del Rossiglione. Capitano, combatté nel 1808 nel primo assedio di Saragozza e dopo a Valenza, dove ricevette varie ferite. Mentre si trovava degente all'ospedale di Tudela, fu incluso nella capitolazione dell'esercito di Blake e fu inviato a Digione, donde riuscì a fuggire nel 1813 e a rifugiarsi in Svizzera e in Italia, ritornando poi a Madrid. Nel 1814 fu promosso comandante di brigata e nel 1816 fu nominato ispettore generale dell'esercito del Perù. Comandante della piazza forte di Callao, la difese contro il generale San Martín; ma fu costretto a capitolare. Aderì allora alla causa dell'indipendenza e combatté a Junin sotto il comando di Bolivar e nella battaglia di Ayacucha sotto Sucre. Nominato presidente della repubblica del Perù si dichiarò nemico di Bolivar e mosse guerra alla Colombia, con il pretesto che le provincie di Guayaquil e di Cuenca aspiravano a essere annesse al Perù. Fu sconfitto il 27 febbraio 1829 nella battaglia di Tarqui, nella quale l'esercito peruviano, composto di 8000 uomini, fu vinto da 4000 Colombiani. Il generale Antonio Gutiérrez de La Fuente si proclamò capo supremo provvisorio della repubblica, e il generale Gamarra destituì L. M. e lo esiliò nell'America Centrale, dove egli rimase fino alla morte.