KYROS (Κύρος, Cyrus)
Architetto, contemporaneo e amico di Cicerone, per cui compì diversi lavori. Da Cicerone (Mil., xvii, 18 e Ad Att., iv, 10), sappiamo che K. morì nel 57 a. C. Il fatto che un suo liberto, Chrisippus, fu architetto di Cesare, fa pensare (T. Francks, Roman Build. of Rep., 1924, p. 3) che anche K. sia stato in rapporto con Cesare per i piani del Forum Iulium. Importante per conoscere la personalità di K. è una lettera di Cicerone (Ad Att., ii, 3). L'architetto è partito da presupposti teorici derivati dall'ambito del platonismo. La lettera imposta il problema dell'illuminazione degli interni: Cicerone, discutendo con Attico, espone le teorie di K. sulla larghezza delle finestre e l'afflusso della luce. Il termine Κύρον παιδείνα, per quanto usato scherzosamente, allude in modo esplicito ai presupposti teorici della pratica costruttiva dell'architetto.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. d. gr. Künstler, II, Stoccarda 1889, pp. 336 e 350; Münser, in Pauly-Wissowa, XII, 1924, c. 188, s. v., n. 7; O. E. Schmidt, Ciceros Villa, Lipsia 1899; M. Rostovzeff, in Jahrb. Inst., XIX, 1904, p. 111; Weickert, in Thieme-Becker, XXII, p. 157, s. v.