Vedi KYDON dell'anno: 1961 - 1961
KYDON (Κύδων)
Figlio di Tegeate di Tegea, che emigrò spontaneamente dalla città paterna e si recò a Creta dove fondò Kydonia (Paus., viii, 53, 4 s.). Secondo altre tradizioni era figlio di Akakallis e di Apollo o di Hermes (Steph. Byz., s. v. Κυδωξία). Il suo nome è da mettersi in rapporto con quello del cane (κύων), che è collegato sia ad Apollo sia ad Hermes e appare pure sulle monete di Kydonia assieme a Kydon. Un tipo monetale lo rappresenta, con il nome iscritto, mentre è allattato da una cagna; su altre monete K. nudo è visto come arciere accompagnato da un cane; talora però il cane manca.
Bibl.: O. Rossbach, in Neue Jahrbücher für klassische Altertum, IV, 1901, p. 394 ss.; H. W. Stoll, in Roscher, II, i, 1890-94, c. 1674, s. v., n. i; Pley, in Pauly-Wissowa, XI, 2, 1922, cc. 2304-2305, s. v., n. 1; M. P. Nilsson, Geschichte der griechischen Religion, I, Monaco 1955, p. 320 s., tav. 27, 6. Sulle monete con cagna: J. N. Svoronos, Numismatique de la Crète ancienne, I, Monaco 1890, tav. IX, 22-26; British Museum, Catalogue of Greek Coins. Crete, Londra 1886, p. 29, n. 9, tav. VII, 4-7; B. V. Head, Historia numorum, Oxford 1911, p. 463, fig. 247; L. Forrer, The Weber Collection. Greek Coins, II, Londra 1924, p. 521, n. 4437, tav. 161. Sulle monete con K. arciere: J. N. Svoronos, op. cit., tav. IX, 2-8, 15; Brit. Mus. Cat., cit., p. 28, nn. 1, 5, 8, tav. VII, 1-3, 5; L. Forrer, op. cit., p. 520, nn. 4433-4436, tav. 161.