KUWAIT
Le ricerche di una spedizione danese nel K. hanno permesso di identificare nelle isole del Golfo Persico Bahrain e Failaka rispettivamente le località di Tylos e di Ikaros (v.) ricordate da Arriano (Anab., 19-20) perché conquistate da Alessandro Magno al ritorno dalla spedizione in Oriente.
Notevoli i rinvenimenti da Failaka dove sono state identificate numerose località archeologiche; tra queste notevole uno stanziamento prevalentemente commerciale dell'Età del Bronzo databile dal III al Il millennio a. C. Tra i rinvenimenti di tale periodo vanno ricordati i sigilli a timbro, lavorati talvolta sulle due facce, affini a esemplari di Ur e Mohenjo-Dāro. La tipologia e i motivi iconografici rivelano una cultura attardata di tipo mesopotamico, con contatti iranici. Per l'epoca ellenistica gli scavi hanno messo in luce un'area fortificata, occupata probabilmente già dalla fine del IV sec. a. C. da veterani macedoni di Alessandro, accanto alla quale è stata rinvenuta una piccola casa di abitazione, residenza di mercanti greci.
Tra i materiali rinvenuti sono una iscrizione dedicata da un Soteles di Atene e dai soldati a Zeus Sotèr, Posidone e Artemide Sotèira, un'anfora importata da Rodi nel III-II sec. a. C. (come dimostra un bollo impresso su un'ansa), alcune forme fittili di rilievi, ceramiche ecc. Singolare il rinvenimento di alcuni elementi architettonici di tipo achemènide che ha fatto pensare che la città fortificata fosse stata costruita con materiale di risulta di qualche città persiana distrutta da Alessandro. Il rinvenimento di una statuetta di cavaliere di arte siriaca, influenzata dall'arte greca e databile attorno al 500 a. C., ha fatto pensare che il sito fosse abitato anche prima della occupazione macedone.
Bibl.: Ill. Lond. News, 27-VIII-1960 e 28-8-1961. Si veda pure la voce ikaros.