WALDHEIM, Kurt
Uomo politico austriaco, nato a St. Andrä-Wörden, nella Bassa Austria, il 21 dicembre 1919, da una famiglia di origine boema. Dopo aver frequentato i corsi dell'Accademia diplomatica di Vienna, si laureò in giurisprudenza nel 1945 ed entrò nel servizio diplomatico. Partecipò successivamente a Parigi, Londra e Mosca ai negoziati per la restaurazione dello stato austriaco. Nel 1955 entrò alle Nazioni Unite come ministro plenipotenziario, rappresentando il proprio paese non ancora ammesso ufficialmente; ambasciatore in Canada (1956-58), rientrò a Vienna nel 1960 per assumere la direzione degli affari politici. Di nuovo inviato all'ONU come rappresentante permanente (1964-68), fu poi ministro degli Esteri nel governo Klaus (1968-70) e partecipò (1969) alla competizione elettorale per la presidenza della Repubblica come candidato del partito popolare contro il socialista F. Jonas. Battuto alle elezioni, tornò all'ONU nel 1970 e il 22 dicembre 1971 fu eletto segretario generale dell'organizzazione. Profondo conoscitore dei meccanismi delle Nazioni Unite, ha rappresentato un cambiamento rispetto al predecessore U Thant, che era apparso orientato in senso decisamente terzomondista. Notevoli sono state le sue mediazioni nelle più complesse controversie della politica internazionale (Estremo Oriente, Vicino Oriente, Africa) sino ai reiterati interventi per risolvere la tensione tra SUA e Iran a seguito del sequestro (nov. 1979) di ostaggi americani nell'ambasciata di Teheran, e tra SUA e URSS dopo l'invasione sovietica (dic. 1979) dell'Afghānistān.