Psicologo sociale (Mogilno, Poznań, 1890 - Newton, Massachusetts, 1947). Studiò a Berlino, orientandosi, sotto l'influsso di Koffka e Köhler, verso la "psicologia della forma"; nel 1933 si trasferì negli USA, dove insegnò alla Stanford e alla Cornell University, all'univ. dello Iowa e, infine, a Cambridge, Mass., dirigendo all'Institute of technology il Research center for group dynamics. Al centro delle sue ricerche furono i processi cognitivi, l'apprendimento, l'origine delle emozioni e delle motivazioni individuali, i fenomeni di gruppo e le dinamiche a essi correlate. L. è noto soprattutto come creatore della "psicologia topologica", che ha promosso nuove vedute nello studio e nell'interpretazione del comportamento umano, particolarmente per i problemi della "motivazione", della "frustrazione", degli effetti dell'"atmosfera" politico-sociale sugli individui e sui gruppi. Sensibile ai problemi sociali, individuò nell'interdipendenza di tre fattori (ricerca, promozione o educazione, azione) l'unico mezzo per produrre cambiamenti sociali. Opere principali: A dynamic theory of personality (1935); Principles of topological psychology (1936); Contributions to psychological theory (1938); Field theory in social science: selected theoretical papers (1939-47).