KTISIS (Κτίσις)
Personificazione della Fondazione (da κτίζω) sia di un edificio, sia di una proprietà, che viene forse a confondersi talvolta con Ktesis (v.), da interpretare come personificazione del Possesso, per la somiglianza del nome e anche per analogia di concetti, in quanto la fondazione viene a comportare l'inizio di un possesso, della costituzione di una ricchezza che è la causa di una ktìsis. Queste concezioni si possono dedurre dall'esame dei contesti figurati in cui compaiono K. e Ktesis, che mostrano strette analogie.
K. è raffigurata su varî mosaici del tardo impero, sempre come figura femminile panneggiata.
1 - Antiochia, mosaico della Villa Constantiniana, databile intorno al 325 d. C., in uno dei pannelli quadrati del bordo, nei quali appaiono anche Ananeosis, Dynamis, Euandria; il busto panneggiato, che ha un'asta obliqua nella mano, è contraddistinto dall'iscrizione ΚΤΙCIC.
2 - Antiochia, mosaico della Casa di Gea e delle Stagioni, al livello superiore, databile intorno al 460 circa d. C., con busto entro un medaglione circolare al centro del mosaico geometrico; la testa è diademata e ai lati è la iscrizione ΚΤΙCIC.
3 - Antiochia, Casa della Dea Marina (House of the sea Goddess) databile intorno al 475 d. C., in uno dei medaglioni che contenevano anche le altre tre personificazioni presenti nella Villa Constantiniana (Ananeosis, Dynamis, Euandria) intenzionalmente distrutti nei volti, restaurati con frammenti di marmo; resta l'iscrizione frammentata Κ[ΤΙ]CΙ[C].
4 - Antiochia, mosaico della Casa di K., databile intorno al 500 d. C., con medaglione centrale circondato da treccia e dalle scene di caccia; entro il medaglione è il busto diademato, con tunica bianca, mantello rosso e bastone obliquo e l'iscrizione ΚΤΙCIC.
5 - Qaṣr el-Lebia, mosaico della chiesa, databile intorno al 530 con 50 riquadri circondati da treccia; nel quarto è raffigurata K. distinta dall iscrizione ΚΤΙCIC, come figura femminile di prospetto, con chitone e mantello che copre la testa, tiene nella sinistra un rotolo e protende nella destra una corona; ai lati due alberelli schematici. La figura si contrappone a quella di Kosmesis nel secondo riquadro; entrambe fiancheggiano la riproduzione simbolica della Polis Nea Theodorias nel terzo riquadro.
6 - Ras el-Hilal, Cirenaica, mosaico della chiesa, databile intorno al 560, distrutta nell'invasione araba del 643. Nel mosaico della navata centrale accanto alla cancellata del presbiterio erano due pannelli con Kosmesis e Ktesis (v.). È incerto se l'iscrizione ΚΤΗCIC debba intendersi come κτίσις e se la personificazione debba spiegarsi come quella della Fondazione della chiesa, completata dall'Ornamento simboleggiato da Kosmesis, oppure debba considerarsi equivalente a Ktisis.
Bibl.: D. Levi, Antioch Mosaic Pavements, Princeton 1947, pp. 248; 255, tav. LXI c, Villa Constantiniana; tav. LXXXII b, Casa di Gea e delle Stagioni, p. 350, tav. CXXXII, House of the Sea Goddess; p. 358, tav. LXXXV a, House of Ktsisi; R. Goodchild, in Ill. London News, 14 dicembre 1957, supplemento; R. M. Harrison, Sixth Century Church at Ras El-Hilal, Cyrenaica, in Pap. Brit. School Rome, XXXII, N. S. XIX, 1964, pp. 13-14; 16-17 (Reinolds).