KṢEMENDRA
. Autore indiano (del Kashmir), vissuto nel sec. XI: di versatilità eccezionale, egli ha legato il suo nome a una larga produzione (in gran parte pervenutaci) in cui figurano i generi letterarî più diversi. Nella complessa opera di K. scarsi sono i pregi artistici e poetici; ma indiscusso il merito delle frequenti e caratteristiche pitture di ambiente, contributo prezioso alla conoscenza della vita e della cultura indiana dell'epoca.
Così, mentre il Daśāvatāracarita "Le storie delle 10 incarnazioni (di Viṣnu)" e i sunti metrici del Mahābhārata (Bhāratamañjari), del Rāmāyana (R. mañjari) ecc., non rivelano, nel loro autore, le qualità di grande poeta, il Kalāvilāsa "Il giuoco delle (male) arti (umane)", la Samayamātṛkā "La madre in quanto scaltrisce (cioè) la mezzana", il Darpadalana "L'annientamento della superbia" ecc., abbondano di particolari curiosi e nuovi, per lo più realistici, e sempre interessanti. Oltre a queste tre opere, che appartengono al genere didattico, altre sono giunte a noi, che si riferiscono alla poesia religiosa, alla poetica, alla metrica, alla lessicografia, ecc. Quasi tutti gli scritti di K. sono stati pubblicati nella nota collezione Kāvyamālā di Bombay (v. india: Letteratura).