Compositore polacco (Dębica, Rzeszów, 1933 - Cracovia 2020). Allievo della scuola superiore di musica di Cracovia, della quale è poi stato docente e rettore (1972-87), si è imposto come uno dei principali esponenti della musica contemporanea polacca. Richiamandosi inizialmente alle esperienze della scuola di Darmstadt, P. ha approfondito la ricerca timbrica, dimostrando interesse per la vocalità (soprattutto corale), per temi filosofico-religiosi, per l'uso degli archi in emissione sonora non tradizionale, nonché per la sperimentazione sonora. A partire dagli anni Settanta, P. è sembrato invece rivolgersi al recupero di forme della tradizione storica. Tra le sue opere più significative: Anaklasis per archi e percussioni (1960); Threnos per le vittime di Hiroshima per cinquantadue archi (1960); Polymorphia per quarantotto archi (1961); Stabat mater (1962); Passio secundum Lucam (1965); De natura sonoris I e II (1966 e 1970); Dies irae (1967); Utrenja (1969-71); Te Deum (1980); Requiem (1984); Credo (1998); Phedra (2002); le opere teatrali I diavoli di Loudun (1969) e Paradise lost (1978); La maschera nera (1986), e Ubu Rex (1991). Tra le realizzazioni più recenti si ricordano Fanfarria real (2003) per orchestra e Chaconne (2005), requiem in onore di Giovanni Paolo II.