KṚṢṆA
. Eroe e divinità dell'India. Si ritiene che in origine fosse l'eroe della tribù degli Yādava, riassumendo in sé la saggezza e la virtù guerriera; in seguito, s' identificò con la divinità adorata dalla tribù stessa, e infine si fuse con Viṣṇu, di cui fu ed è considerato un'incarnazione. Nacque, secondo la leggenda, a Mathurā, da Vasudeva e Devakī. Kaṃsa, suo prozio e sovrano della regione, faceva mettere a morte tutti i figli di Devakī, perché gli era stata predetta la morte per mano d'uno di essi: perciò Kṛṣṇa fu partorito di nascosto, trafugato di notte e sostituito con la figlia neonata del pastore Nanda. Affidato a questo, crebbe insieme con il fratello Balarōma, anch'egli salvato miracolosamente dall'ira crudele del re. Kaṃsa, scoperto l'inganno, ordinò l'uccisione di tutti i fanciulli che apparissero comunque forniti di virtù fuori del comune, sicché Nanda dovette fuggire a Goloka, di dove, dopo sette anni, si trasferì a Vṛndāvana. Fin dalla prima età, Kṛṣṇa palesò la propria natura divina sterminando mostri e dem0ni; e fatto adulto, uccise Kaṃsa e divenne re degli Yādava. Rientrano in questo periodo i suoi molti amori con le fanciulle compagne della sua vita pastorale: elemento erotico largamente diffuso nel suo ciclo leggendario. Nel Mahābhārata, aiuta i Panduidi contro i Kuruidi. Migrò con la sua tribù nel Gugerat, fondandovi la città di Dvārakā, e ivi tutta la sua gente fu distrutta in micidiali contese fraterne, finché egli stesso, ritiratosi in solitudine, fu ucciso per isbaglio da un cacciatore, che lo colpì con una freccia alla pianta d'un piede, l'unica parte del corpo in cui fosse vulnerabile.