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KRETE

di G. Gualandi - Enciclopedia dell' Arte Antica (1961)
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KRETE (Κρήτη)

G. Gualandi

Eroina eponima dell'isola di Creta. Per Dosiades (Plin., Nat. hist., iv, 58) era figlia di una Esperide, mentre secondo Stefano Bizantino era una Esperide (s. v. Κρήτη); altre fonti dànno una diversa genealogia di K., che era pure considerata madre di Pasifae (Diod., iv, 6o, 4).

È raffigurata sempre in scene riferentisi a Creta: sul vaso di Talos, in chitone ricamato e coronata di edera, fugge spaventata verso destra, pur rivolgendo lo sguardo verso il gigante morente; K. appare connessa a Dedalo e Icaro nei loro preparativi di fuga dall'isola su un frammento di sarcofago di Villa Albani e su una sardonice di Napoli. Nella pittura ercolanese di Teseo liberatore è identificabile con K. la figura seduta con arco, frecce e faretra, purtroppo lacunosa, che assiste dall'alto. Su un sarcofago frammentato di Villa Borghese, giace a terra sotto Eracle che cattura il toro cretese. Unita a due Coribanti, sulla base con leggende di Zeus del Museo Capitolino, K. è seduta a terra con corona turrita.

Bibl.: O. Höfer, in Roscher, II, i, 1890-94, cc. 1423-24, s. v., n. 8; Latte, in Pauly-Wissowa, XI, 2, 1922, c. 1822, s. v. Vaso di Talos: Furtwängler-Reichhold, I, p. 199, tavv. 38-39; J. D. Beazley, Red-fig., p. 845. Sarcofagi: C. Robert, Sarkophagreliefs, III, nn. 110, 127, tavv. XXX, XXXVIII. Sardonice della Coll. Farnese di Napoli: A. Furtwängler, Gemmen, II, p. 265, tav. LVIII, 9. Dipinto di Ercolano (Napoli, Museo Nazionale 9049): R. Bianchi Bandinelli, Storicità dell'arte classica2, Firenze 1950, p. 178 s., tav. 84, fig. 169. Base del Museo capitolino: H. S. Jones, A Catalogue of the Ancient Sculptures. The Sculptures of the Museo Capitolino. Oxford 1912, p. 276, n. 3 a, tav. 66.

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