VARNALIS (gr. Βάρναλης), Kóstas
Scrittore greco, nato a Pirgo, Bulgaria, il 14 febbraio 1884; dal 1903 al 1908 ha studiato lettere all'università di Atene; dal 1918 al 1925 è stato insegnante di scuola media. Dopo una prima produzione poetica, d'ispirazione parnassiana, il V. ha iniziato nel 1922 un'attività letteraria fortemente "impegnata" in senso socialistico, dapprima in versi poi in prosa.
Opere di poesia: del primo periodo Κηρῆϑρες ("Favi", Atene 1905); del secondo Τὸ ϕῶς ποὺ καίει ("La luce che brucia", 1ª ed., Alessandria 1922; 2ª ed., Atene 1933), in metri varî e in prosa lirica, raffigurazione simbolica del progresso dell'umanità da Prometeo a Cristo, ai giorni nostri; Σκλάβοι πολιορκημένοι ("Schiavi assediati", Atene 1927), esaltazione del sacrificio e dell'eroismo popolare (il titolo ricorda e trasforma quello dell'abbozzato poemetto del Solomòs: 'Ελεύϑεροι πολιορκημένοι "Liberi assediati"); in queste opere non mancano accenti di vera poesia soprattutto in alcuni canti intramezzati che descrivono aspetti varî della sofferenza umana (Il lamento delle Oceanidi, Maria Maddalena, La mamma di Cristo, Giuda, ecc.). Opere di prosa: ‛Ο λαὸς τῶν μουνοὺχων ("Il popolo degli eunuchi", pubblicato insieme con altre due novelle nel 1923); ‛Η ἀληϑινὴ ἀπολογία τοῦ Σωκράτη ("La vera apologia di Socrate", Atene 1931), in cui Socrate in punto di morte rinnega la propria filosofia e si fa öccusatore della società; Τὸ ἡμερολόγιο τῆς Πηνελόπης ("Il diario di Penelope", ivi 1946; Penelope in assenza di Ulisse esercita una raffinata e spregiudicata tirannide). Sono queste due ultime le migliori opere del V., in cui la lingua (un volgare culto e prezioso, sull'esempio del Palamàs), lo stile incisivo e pittoresco, la ricercata ambientazione storica e mitologica, creano intorno alla satira, piuttosto scoperta, un'atmosfera di liricità. La stessa formula nell'opera Δικτάτορες ("Dittatori", Atene 1956; ma già pubblicata in periodici nel 1940-41), raccolta di schizzi biografici d'imperatori romani, che valse al v. il premio "Lenin" 1959 per la pace. Ha scritto anche saggi di letteratura: ‛Ο Σολωμὸς χωρὶς μεταϕυσική ("Solomòs senza metafisica", Atene 1925); Ζωντανοὶ ἄνϑρωποι ("Uomini vivi", ivi 1938) e una tragedia (Attalo IlI). Edizione delle opere complete: ῎Απανια, Atene 1956 segg.
Bibl.: Articolari varî in K. B., Τὰ πενηντάχρονα τοῦ ἔργου του ("K. V., Il cinquantennio della sua attività"), Atene 1957; e in 'Επιϑεώρηση τέχνης ("Rivista d'arte"), febbraio 1957, pp. 113-146; B. Lavagnini, Arodafnusa, Atene 1957, pp. 143-147; M. Vitti, Poesia della Grecia, Parma 1957, pp. 51-52, 192-197.