KORONI (Κορώνεια, Coronea)
Località della costa orientale dell'Attica, a S di Porto Rafti (v. rafini, vol. vi, p. 598).
Sulla penisola, posta al termine di una strada che dalla Mesogeia porta alla costa orientale dell'Attica, a 36 km da Atene, sono visibili due lunghi tratti di mura: il primo posto su un'altura, un'acropoli naturale, con sei aperture molto semplici (tre sul lato S, più ampie, tre sul lato N). Un altro tratto di mura - lungo più di 950 m - si estende nella vallata, con nove torri di difesa a pianta absidata e quadrata. Entro il circuito delle mura dell'acropoli sono attestate costruzioni molto semplici, composte da uno o due ambienti, addossate in parte al lato interno delle mura, e in parte entro la spianata dell'acropoli. Di pianta irregolare, la loro destinazione era soprattutto quella di magazzini. Altri edifici (case composte di un limitato numero di ambienti, costruite molto rozzamente) si trovano sparse tra il circuito dell'acropoli e il circuito della vallata. Il trovamento di monete tolemaiche, di ceramica d'uso porta a una datazione in periodo molto limitato, entro la prima metà del III sec. a. C. Sono state trovate anche molte anfore vinarie di Rodi e Thasos della stessa datazione, e contemporanee a trovamenti d'Egitto. Si tratta di uno stanziamento fortificato di breve durata e di una fisionomia ben definita. Un tempo identificata col demo attico di Prasiai ricordato da Pausania (i, 31, 2), tutt'ora di incerta localizzazione, la località di K. è stata ora invece riconosciuta come la sede di uno stanziamento di truppe tolemaiche dell'inizio del III sec. a. C., durante la guerra cremonidea (265-261) quando cioè è documentata l'alleanza di Tolemeo II con Atene e Sparta contro la Macedonia. Altri accampamenti fortificati dello stesso periodo in località dell'Attica sono: Patruklu Charax, Vuliagmeni ed Helioupolis. Per il Colosso di Porto Rafti: v. rafina, vol. vi, pag. 598.
Bibl.: E. Vanderpool, J. R. McCredie, A. Steinberg, Koroni. A Ptolemaic Camp on the East Coast of Attica, in Hesperia, XXXI, 1962, p. 26 ss.; G. R. Edwards, Koroni, The Hellenistic Pottery, ibid., XXXII, 1963, p. 109; V. R. Grace, Notes on the Amphores from the Koroni Peninsule, ibid., p. 319 ss.; J. R. McCredie, Fortified Military Camps in Attica, ibid., Suppl. XI, 1966, p. i ss. Per il demo di Prasiai: H. G. Lolling, in Ath. Mitt., IV, 1879, p. 393 ss.; Meyer, in Pauly-Wissowa, XXII, 1954, c. 1695, s. v.