Diplomatico giapponese (Fukuota 1878 - prigione di Sugano, Tokyo, 1948). Ministro all'Aia (1926), fu poi ambasciatore a Mosca (1930-32), ove, durante la crisi per la Manciuria, si distinse per la sua abilità. Ministro degli Esteri (1933-36), capo del governo (1936-37), nuovamente ministro degli Esteri (1937-38), perseguì in Cina il programma espansionistico dei militari nipponici, che però lo accantonarono appena diede segni di cercare una qualche distensione con la Cina. Fu condannato a morte (1948) dalla Corte internazionale di giustizia di Tokyo per i crimini di guerra.