KÖPRÜLÜ
. Famiglia di generali e uomini di governo dell'impero ottomano. K. Mehmed Pascià nacque a Köprü in Anatolia da famiglia di origine albanese nel 991 dell'ègira (1583-1584); crebbe al servizio della corte di Costantinopoli; fra alterne vicende di favore e di sfortuna tenne per molti anni la carica di governatore in Siria e in Palestina e nel 1656, quando aveva 74 anni, fu nominato gran vizir. Da allora, per circa 40 anni quasi ininterrotti, la sua famiglia presiedette alle sorti dell'impero ottomano e gli ridiede in alcuni momenti nuovo prestigio. Anche il famoso Qara Muṣṭafà, che fu gran vizir dal 1676 al 1683 e comandò le truppe turche al secondo vano assedio di Vienna nel 1683, era imparentato con i K., per aver sposato una figlia di K. Meḥmed Pascià. Costui spiegò nel suo governo grande energia e altrettanta ferocia nel reprimere disordini, spinse attivamente le azioni militari per la conquista di Candia tenacemente difesa da Venezia; per assicurare Costantinopoli dagli attacchi marittimi in cui si erano fatti molto arditi i Veneziani, fortificò le bocche dei Dardanelli, erigendovi due fortezze (Kilīd ul-Baḥr e Sedd ul-Baḥr), che furono compiute nel 1659. Condusse anche personalmente spedizioni per domare un'insurrezione in Transilvania e annientare i ribelli in Anatolia. Morì nel 1661 e fu sepolto a Costantinopoli.
K.-Zādeh Fāḍil Aḥmed Pascià, figlio del precedente e suo successore immediato alla sua morte. Rafforzò anah'egli la disciplina militare e condusse a compimento l'impresa di Candia che capitolò nel 1669; guerreggiò contro gl'imperiali e, benché battuto a S. Gotthard nel 1664, concluse a condizioni favorevoli la pace; costrinse i Polacchi a una pace assai favorevole ai Turchi nel 1676 (pace di Zurawna). Morì nel novembre del 1676; è sepolto presso il padre. Al suo nome s'intitola una ricca biblioteca da lui fondata a Costantinopoli; protesse e favorì molto gli studî.
K.-Zādeh Mustafà Pascià, fratello del precedente; fu nominato gran vizir nel 1689, morì combattendo contro gl'imperiali nel 1691 a Szlánkemen; è sepolto nella turbeh della famiglia a Costantinopoli.
Un suo figlio, di nome Nu‛mān Pascià, percorse gli alti gradi militari; un altro suo figlio, ‛abdallāh Pascià, si segnalò per valore militare e per amore alle lettere.
Bibl.: Aḥmed Refiīq, Köprülüler, voll. 2, Costantinopoli 1915.