PAPARRĒGÓPOULOS, Kōnstantìnos (Κονσταντῖνος Παπαρρηγόπουλος)
Storico greco, nato a Costantinopoli nel 1815. Studiò a Odessa; fu dal 1851 straordinario e dal 1855 ordinario nell'università di Atene. Morì nel 1891. La sua storia della nazione greca, pubblicata per la prima volta in greco e in francese (‛Ιστορία τοῦ ‛Ελληνυικοῦ ἔϑνους, voll. 5, Atene 1860-71; 'Επιλογος, ivi 1877; 5ª ed., a cura di P. Karolides, ivi 1925), è ancor oggi utile specie per il periodo bizantino, ch'egli si studiò di mettere in miglior luce, confutando le teorie di J. P. Fallmerayer di una completa slavizzazione del popolo greco.
Il figlio Dēmētrios (Δημέτριος) fu poeta; nato nel 1843, morto nel 1873, visse quasi sempre ad Atene dove fu avvocato. Appartenne alla generazione byroniana; si compiacque di rievocare romanticamente (in lingua pura) miti e personaggi dell'antichità classica, sotto l'evidente influsso di Byron, Musset, e Leopardi.
Ricordiamo tra le sue opere: due raccolte di liriche (Στόνοι, Lamenti; Χελιδόνες, Rondini); Χαραχκῆρες (Caratteri, Atene 1870), brevi dialoghi a imitazione di quelli del Leopardi; Orfeo e Pigmalione, trattazione epico-lirica del mito, appesantita da pretensioni filosofiche; 'Αγορά (1871), rievocazione drammatica della società di Atene antica, contrapposta alla frivola società moderna. Scrisse anche una commedia (Συζύγου ἐκλογή, 1868) e una breve storia della rivoluzione greca (Σύνοψις τῆς ἱστοριας τῆς ‛Ελλ. ἐπαναστάσεων) ch'ebbe molte edizioni.
Bibl.: Ch. Anninos, Βασιλιάδης, Παπαρρηγόπουλος καὶ οἱ περὶ αὐτούς, in Διαλέξεις ϕιλολογικοῦ Παρνασσοῦ, II, Atene 1909.