VELIČKOV, Konstantin
Poeta bulgaro, nato a Tatar Pazardžik nel 1855, morto a Grenoble nel 1907. Coinvolto in movimenti politici, subì dapprima il carcere, poi l'esilio e trascorse parte di questo in Italia, dove studiò pittura a Firenze. Tornato in patria, fu nominato ministro dell'Istruzione e in tale qualità fondò a Sofia l'Accademia nazionale di belle arti su modello italiano.
Scrisse numerose liriche, varie opere in prosa, traduzioni soprattutto da autori francesi; ma la sua fama è legata in modo particolare alla prima versione poetica bulgara, in terzine, dell'Inferno dantesco e a una serie di Lettere da Roma (Pismà ot Rim) contenenti impressioni, giudizî e ricordi del suo soggiorno romano. Il suo soggiorno in Italia gli ispirò anche varie liriche.
Bibl.: St. P. Vasilev, K. V. Ličnost′ i tvorčestvo (K. V. Personalità e opera), Kazanlǎk, 1926; M. Miletĭc-Bukureštlieva, K. V. i Italija (K. V. e l'Italia), in Riv. Italo-Bulgara, II (1932); E. Damiani, Roma nella letteratura bulgara, in Rassegna Nazionale, 1936.