ROKOSOVSKIJ, Konstantin Konstantinovič (App. II, 11, p. 727)
Maresciallo sovietico, nato a Varsavia nel 1896 (non 1887). Promosso maresciallo nel giugno 1944, nell'agosto raggiunse la Vistola, ma non entrò a Varsavia dove pure l'esercito clandestino polacco era insorto; nell'inverno del 1944-45 diresse l'offensiva verso la Prussia orientale sino a Stettino e Swinemünde ed ebbe il comando delle forze sovietiche d'occupazione in Polonia e nella Prussia orientale dominando in breve tempo i movimenti clandestini antisovietici. Nel 1949, nel quadro della politica staliniana rivolta a legare all'URSS i paesi comunisti e, in particolare, la Polonia, R., di nascita polacca, assunse la carica di ministro della Difesa e comandante in capo dell'esercito polacco, col rango di maresciallo. Si avviò così, con l'immissione anche di ufficiali sovietici, uno stretto collegamento fra le forze armate sovietiche e polacche, ma dopo la morte di Stalin, il movimento in senso autonomistico che trovò un capo in W. Gomulka condusse, nel 1956, al suo richiamo nell'URSS insieme agli ufficiali sovietici. Viceministro della Difesa nel 1956, comandante della Transcaucasia nell'ottobre 1957, nel gennaio 1958 fu nominato di nuovo viceministro della Difesa.