Scrittore russo (Saratov 1892 - Mosca 1977). Esordì nel 1913. Nel 1921 aderì al gruppo dei Fratelli di Serapione. Si affermò nel 1924 con il romanzo Goroda i gody ("Le città e gli anni"). Nei racconti della raccolta Pustyr´ ("Terreno abbandonato", 1923) e nelle novelle Tišina ("Quiete", 1923), Transvaal´ (1925-26), Mužiki ("Contadini", 1926), F. ritrasse una galleria di figure bislacche delle città distrettuali. Nel romanzo Brat´ja ("I fratelli", 1927-28) ha risalto il tema molto caro a F. dell'atteggiamento dell'"intelligencija" verso la Rivoluzione. Del 1933-35 è il romanzo Pochiščenie Evropy ("Il ratto di Europa"), dove il motivo del contrasto delle generazioni si muta in quello del contrasto tra Russia ed Europa. Nel 1949 ottenne il premio Stalin per i due romanzi Pervye radosti ("Prime gioie", 1945) e Neobyknovennoe leto ("Una singolare estate", 1947-48), ai quali seguì Kostër ("Il falò", 1961-65). Notevoli i suoi saggi Pisatel´, iskusstvo, vremja ("Lo scrittore, l'arte, il tempo", 1957; nuova ed. 1961) e Gor´kij sredi nas ("Gor'kij tra noi", 1967-68).