KOLOTES (Κωλώτης, Colotes)
1°. - Scultore, nativo di Eraclea nell'Elide; ebbe una personalità delineata tra gli artisti della cerchia fidiaca. Fu scolaro di Fidia e prese parte a molti suoi lavori. Studiosi moderni gli attribuiscono alcune metope del lato S del Partenone. Lavorò anche ad Olimpia per la statua di Zeus.
I rapporti artistici con Fidia furono molto stretti. K. era specializzato nella tecnica crisoelefantina, alla quale appartengono le tre opere di lui ricordate dagli scrittori antichi. Plinio (Nat. hist., xxxv, 54) gli attribuisce la statua di Atena in Elide, con un gallo sull'elmo, mentre Pausania (vi, 26) dice che era ritenuta di Fidia. Sappiamo da Strabone (viii, 334) che a Cillene, porto di Elide, K. fece il simulacro di Asklepios. L'autore ci dice che tale simulacro era eburneo (ϑαυμαστὸν ξόανον ἐλεϕάντινον) ma doveva essere sicuramente anche in parte d'oro. Sappiamo che in Olimpia K. eseguì la mensa che portava le corone dei vincitori delle gare panelleniche. Era decorata con rilievi sui quattro lati: davanti Hera, Zeus, la Meter, Hermes, Apollo e Artemide; su uno dei lati Asklepios, Igea, Ares, Agon; sull'altro Plutone con chiave, Dioniso, Persefone, due ninfe delle quali una con sfera; sul lato posteriore la diàthesis degli agoni. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 87) lo ricorda anche fra i bronzisti come autore di statue di filosofi. L'attività dell'artista dovette svolgersi dopo il 450 a. C.
Bibl.: G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XI, 1922, cc. 1122, s. v., n. 2; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXI, 1927, p. 252 (con bibl. prec.); E. Buschor, Phidias der Mensch, Monaco 1948.
)